Il 35enne che sedeva sul lato del passeggero è stato dichiarato non colpevole al termine del processo con il rito abbreviato: non poteva sapere che la vittima fosse sprovvista della patente. Nel 2013 fu condannato a 8 anni per la strage dei ciclisti a Lamezia Terme
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Chafik El Ketani, 35 anni, è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo nel processo celebrato davanti al gup di Catanzaro Gilda Danila Romano con il rito abbreviato. El Ketani, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano, Domenico Naccari e Lucrezia Staiano, non è dunque responsabile per la morte di Noureddine Fennane in un incidente sulla statale 280 dei Due Mari.
Fennane, vittima dello scontro il 6 settembre 2021, ubriaco e sprovvisto di patente, era alla guida di un’auto presa a noleggio da El Ketani. Il 35enne marocchino, però, non poteva sapere che l’amico si fosse messo al volante sprovvisto del titolo abilitativo alla guida. I suoi legali lo hanno dimostrato sentendo gli amici dei due: tutti hanno confermato che Fennane guidava periodicamente altri mezzi. Nessuno, insomma, pensava che non fosse patentato. Non è configurabile come reato neppure il fatto che El Ketani abbia “prestato” l’automobile a una persona che aveva bevuto troppo.
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Finisce con l’assoluzione, dunque, una vicenda che era già stata segnata da un colpo di scena nel corso delle indagini preliminari. Nella prima fase, infatti, si riteneva che alla guida vi fosse El Ketani, il cui nome è legato alla strage di otto ciclisti a Lamezia Terme nel 2010, per la quale il 35enne è stato condannato in Cassazione nel 2013 a otto anni.
Furono le indagini difensive a dimostrato che El Ketani sedeva al posto del passeggero nel tragico scontro sulla statale. A provarlo un video estratto dal cellulare dell’imputato recuperato proprio sul luogo dell’incidente. I frame estrapolati grazie a una consulenza legale cambiarono la ricostruzione dei fatti, modificando la posizione del 35enne che rimase tuttavia indagato perché titolare del contratto di noleggio. La sentenza del gup ne certifica, in primo grado, la non colpevolezza. Dopo l’incidente mortale del 2021 El Ketani aveva riportato gravi ferite ed era stato ricoverato all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Da lì, aveva firmato le dimissioni ed era stato poi arrestato nell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era ricoverato.