Non ci sta il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, a far passare l'idea che la sua sia una città razzista o intollerante. E non ci sta ad accettare il casus belli, vale a dire l'annullamento del premio Accoglienza Nausicaa 2015, che si sarebbe dovuto consegnare nella serata di ieri a Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. Un premio annullato dagli organizzatori, l'Unpli Calabria, per evitare tensioni e disordini dopo la polemica nata con Forza Nuova. Una decisione che Mascaro, la cui amministrazione patrocinava l'evento, non ha condiviso: “Ho immediatamente rappresentato agli organizzatori la mia assoluta contrarietà al l'annullamento della manifestazione. Il dibattito libero e democratico non si può fermare dinanzi a preannunciate manifestazioni di dissenso rispetto allo svolgersi di una iniziativa. Per quanto concerne, poi, il merito della vicenda, ribadisco che in occasione del dibattito avrei riaffermato la visione solidale ed accogliente, di vera ed effettiva integrazione, dell'attuale amministrazione, visione rappresentata con chiarezza in questi giorni a migliaia di studenti.”

 

Cosa risponde a chi prova a dipingere un'immagine di Lamezia come città intollerante, anche alla luce di eventi accaduti questa estate?

 

E' un'immagine inveritiera. Lamezia ha dimostrato, e lo dimostra ogni giorno con i fatti concreti di ciascun cittadino, quanto sia accogliente e solidale. Ho ancora negli occhi le stupende immagini di questi giorni ove, in particolare nella scuola elementare di S.Eufemia e nella scuola media Manzoni, ho visto classi con una esemplare integrazione di bambini, bellissimi, di diversa nazionalità.

 

Ha già provato a contattare il sindaco di Lampedusa?

 

No, non ho ancora provato. Volevo anzitutto incontrare gli organizzatori dell'evento per meglio comprendere le motivazioni del rinvio. Ma la contatterò certamente...