L'udienza è in programma nell'aula di Corte d'Assise al piano terra del tribunale di Cosenza. Paola Galeone è accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità
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È in programma alle 12 di oggi, 7 gennaio, nell'aula di Corte d'Assise, al piano terra del tribunale di Cosenza, l'interrogatorio dell'ormai ex Prefetto di Cosenza Paola Galeone, accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità. Assistita dagli avvocati Nicola Carratelli e Franco Sammarco, dovrà rispondere alle domande del Gip Letizia Benigno, la quale nei suoi confronti, ha applicato la misura restrittiva degli arresti domiciliari.
La ricostruzione della vicenda
Sotto il profilo mediatico la bomba esplode alla vigilia di Capodanno, quando Gazzetta del Sud rivela la esistenza di una indagine a carico di Paola Galeone. Ma gli inquirenti si erano già mossi prima di Natale, raccogliendo la denuncia di Cinzia Falcone. La presidentessa di Animed il 23 dicembre, dopo aver ricevuto dall'ormai ex Prefetto la proposta indecente di emettere una fattura fittizia a carico dell'Uffico Territoriale di Governo per poi dividersi l'importo, era andata dritta in Questura per informare le forze dell'ordine. Il 28 dicembre la trappola tesa nel bar in cui le due donne si erano date appuntamento per lo scambio del denaro.
Settecento euro con banconote preventivamente fotocopiate dagli agenti della squadra mobile, poi rinvenute nella borsa dell'alto funzionario. Uno scandalo senza precedenti per il capoluogo bruzio. Il 2 gennaio sono poi scattati gli arresti domiciliari per la Galeone che però, dalla sua residenza di Taranto, attraverso i suoi legali, si dice pronta a raccontare la sua verità, nella convinzione di poter smontare le accuse nonostante il pesante quadro indiziario, irrobustito da intercettazioni telefoniche ed ambientali.