Il primo cittadino, sospeso temporaneamente dalle cariche dal prefetto Cinzia Guercio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il capo dell'ufficio tecnico Giovanni Antonio Argirò invece ha parlato per oltre quattro ore
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Antonio Praticò, sindaco ora sospeso del Comune di Praia a Mare, durante l'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, facendo scena muta innanzi al gip Rosamaria Mesiti. L'uomo, difeso dagli avvocati Agostino Mainente e Francesco Cristiani, è finito al centro dell'inchiesta "Amici in Comune" e dal 13 maggio scorso si trova detenuto in regime di arresti domiciliari. L'inchiesta della procura di Paola, guidata dal magistrato Pierpaolo Bruni, vuole fare luce su nove gare pubbliche del suo Comune che secondo gli inquirenti sarebbero state alterate per favorire persone precedentemente designate.
Argirò è un fiume in piena
Situazione completamente diversa per Giovanni Antonio Argirò, l'altra figura centrale dell'inchiesta, anch'egli finito agli arresti domiciliari. Il funzionario comunale, responsabile dell'ufficio tecnico, ha invece risposto a tutte le domande in un'audizione cominciata intorno alle 9 del mattino e conclusasi dopo le 13. Assistito dall'avvocato Norina Scorza, consigliera di minoranza al medesimo Comune, ha fornito ai giudici anche una fitta documentazione. Scorza ha poi inoltrato la richiesta per la revoca degli arresti domiciliari.