Fondatore della comunità "La casa del Padre", da cui ha avuto origine un cammino religioso che si è diffuso in tutta Italia, è scomparso oggi lasciando affranto il territorio. Il cordoglio dell'editore di LaC Domenico Maduli: «Ha dedicato la sua vita agli altri, sempre presente per chiunque lo abbia cercato»
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Una comunità in lutto. È quella di Potenzoni di Briatico, nel Vibonese, che oggi piange la scomparsa del suo parroco, padre Lorenzo di Bruno. Una notizia che ha lasciato affranta l'intera provincia, dove il sacerdote era conosciuto e apprezzato per le sue doti umane e religiose. A unirsi al dolore della famiglia e dei fedeli anche l'editore di LaC Domenico Maduli, attraverso un messaggio di cordoglio: «Le mie più sentite condoglianze e quelle della mia famiglia, ad un sacerdote che ha trascorso la Sua vita rivolta verso gli altri. Padre Lorenzo è stato presente quando doveva essere presente per chiunque lo abbia cercato».
Parole che fanno capire perché il parroco fosse così amato in tutto il territorio. Padre Lorenzo era stato il fondatore della comunità “La Casa del Padre”. Da questa casa di preghiera ha avuto origine un cammino spirituale che si è diffuso in tutta Italia e oltre, grazie a gruppi di preghiera presenti in varie città italiane, molti dei quali collaborano con le parrocchie locali.
Persona dedita ai bisognosi, sempre vicino ai deboli e a chiunque si rivolgesse a lui. Era sempre pronto ad ascoltare, consigliare e pregare per loro. Figura di grande cultura e di parola profetica, è stato un pilastro non solo per la parrocchia di Potenzoni, che per molti anni ha guidato, ma per l’intera area del Vibonese.
L’eredità della sua testimonianza continua attraverso la comunità che ha costruito in quarant’anni di attività. «È una perdita religiosa, culturale e umana per l’intera provincia – ha commentato il presidente della Provincia di Vibo Valentia Corrado Antonio L’Andolina -. Religioso di temperamento e di straordinarie doti organizzative ha portato conforto e speranza a tanti fedeli. Ha risvegliato coscienze e amore per Gesù, ha operato per il bene con misericordia e generosità».
Lo stesso presidente L’Andolina ha voluto condividere un ricordo personale del sacerdote: «Io l’ho conosciuto negli anni del suo instancabile vigore e di recente nella malattia. Immutati: il suo sorriso, l’ironia, il rispetto per le cose belle e la capacità di leggere i cuori. Tutto ciò lo ha reso grande nella vita terrena e lo renderà altrettanto prezioso nella dimensione metatemporale».