Il gup del Tribunale di Catanzaro ha disposto il rinvio a giudizio per i quattro imputati nel procedimento scaturito dall'inchiesta sui presunti illeciti nella gestione dei posti letto Covid all'ex policlinico Mater Domini in piena emergenza sanitaria. Dovranno, quindi, affrontare il processo l'ex rettore dell'Umg di Catanzaro Giovambattista De Sarro, l'ex commissario straordinario del policlinico universitario e dell'Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano, l'ex direttore sanitario Matteo Galletta e l'ex direttore medico di presidio del policlinico Caterina De Filippo.

L'inchiesta

Tutti coinvolti nell'inchiesta condotta dal nucleo economico finanziario della Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura che ha contestato i reati di falso ideologico e falso materiale per le presunte scorrette comunicazioni dei posti letto covid - attivabili entro 48 ore - nel reparto di Pneumologia e di Geriatria dell'ex policlinico universitario e nel presidio ospedaliero ex Villa Bianca in realtà inesistenti poiché in assenza di personale e di un sufficiente numero di stanze e di dotazioni materiali.

L'emergenza Covid

Le contestazioni si riferiscono al periodo dell'emergenza sanitaria, quando le aziende sanitarie e ospedaliere erano chiamate a comunicare al dipartimento Salute della Regione Calabria la disponibilità di degenze nei presidi ospedalieri da destinare alla cura dei pazienti affetti da Covid. Giuseppe Giuliano, ex commissario del policlinico, in concorso con l'ex direttore sanitario Matteo Galletta avrebbero appunto riferito alla Regione la disponibilità di posti letto in realtà inesistenti in assenza di personale dedicato, di stanze sufficienti e di dotazioni materiali, quali letti e materiali, oltre che di dispositivi di protezione individuale, farmaci e aree per la vestizione e la svestizione del personale.

La zona rossa

Secondo l'ipotesi della Procura i due manager sarebbero stati coadiuvati dall'ex rettore dell'Umg Giovambattista De Sarro, che avrebbe garantito il suo impegno affinché le informazioni relative ai presunti falsi posti letto non trapelassero pubblicamente. In tal modo avrebbero indotto in errore la Regione che avrebbe così inserito i dati sulla piattaforma informativa del ministero della Salute, in quel periodo utilizzata per l'assegnazione del codice colore alle regioni sulla base dalle fasce di rischio evitando così l'inasprimento delle restrizioni.

A Villa Bianca

Lo stesso reato è contestato all'ex medico di presidio Caterina De Filippo, in relazione alla comunicazione dei posti letto attivabili al presidio Villa Bianca, in locali in completo stato di abbandono dove non risultava neppure funzionante la rete di erogazione dei gas medicali.