Era stato allestito tra il 2018 e il 2019, sulla stessa banchina di ponente dove periodicamente stanno approdando le navi di soccorso, la struttura temporanea di accoglienza (vedi foto), smantellata prima di entrare in funzione, e che oggi renderebbe dignitosa l’accoglienza.

Una scelta, ovviamente, dipesa da Roma forse per la sterzata operata dal Viminale, con Matteo Salvini ministro dell’Interno e la sua politica di contrasto all'immigrazione clandestina e difesa dei confini nazionali. Quel che appare paradossale sono lo spreco di denaro pubblico (l’appalto complessivo ammontava a circa un milione e quattrocentomila euro) e oggi anche il mancato beneficio di una struttura costruita, e poi smantellata senza essere stata utilizzata, e che oggi sarebbe estremamente necessaria su quella banchina dove centinaia di migranti sono già sbarcati e altri sbarcheranno.

Già erano stati allestiti i moduli per le sale, gli uffici e i vari presidi, per un'accoglienza certamente più dignitosa e decorosa di quella che si è in grado di riservare oggi. Invece il lavoro per cui erano già state investite risorse pubbliche è stato vanificato e oggi in quel nulla approdano da decine a centinaia di migranti che necessitano di tutto e che si ritrovano a sostare alla sola ombra dell’imponente nave Amedeo Matacena da tempo lì ormeggiata.

Continua a leggere su IlReggino.it