La società Ati Icad Diamante Blu si aggiudicò l'appalto per la realizzazione dei lavori nel 1999, ma tra ritardi, rinvii e impedimenti la darsena turistica non ha mai visto la luce
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«In merito alla vicenda del porto di Diamante si rende noto che l’Ufficio Demanio del Comune ha dichiarato la decadenza della concessione demaniale, individuata dal progetto della Ati Icad Diamante Blu per la realizzazione dell’opera A motivo della decadenza il concessionario appaltatore non ha più titolo per realizzare l’opera e pertanto la Regione Calabria, ente appaltante, dovrà procedere alla risoluzione del contratto sia per i lavori a mare che per quelli a terra». Lo rende noto in una nota l'ufficio stampa del sindaco Ernesto Magorno, che, sin dal suo insediamento del luglio scorso, aveva intrapreso una dura battaglia per risolvere l'annosa questione della darsena cittadina, opera mai realizzata nonostante il progetto originario risalente al 1999. Dopo la pubblicazione di un bando da parte della Regione Calabria, infatti, la società facente capo all'imprenditore cosentino Graziano Santoro si aggiudicò i lavori, ma tra ritardi, impedimenti e rinvii il porto turistico non ha mai visto la luce.
I motivi della decadenza
«La decadenza - spiega l'ufficio stampa del sindaco - deriva dalla morosità della società concessionaria in relazione al pagamento delle concessioni demaniali e, altresì, dalle indicazioni dell’Avvocatura dello Stato all’ufficio regionale del Demanio per le quali, nella sostanza, il concessionario andava revocato per non aver realizzato i lavori nei termini contrattuali previsti».
La soddisfazione del sindaco Ernesto Magorno
«Un altro fondamentale passo è stato compiuto nella direzione sperata – dice il sindaco, che è anche senatore della Repubblica - e alla luce di questi ulteriori sviluppi si rafforza la volontà di proseguire con le azioni forti messe in campo dall’amministrazione, che si stanno rivelando vincenti, così come diviene ancora più impellente la determinazione nel partecipare al bando regionale, di prossima scadenza, per poter realizzare l’atteso porto di Diamante». Poi conclude: «Un altro muro è abbattuto e stiamo mettendo in pratica ciò che abbiamo detto assumendoci pienamente, e senza incertezze, le nostre responsabilità di fronte alla cittadinanza di Diamante che attende da troppo tempo la realizzazione di quest’opera».