Il suocero e altri parenti sono coinvolti nell'operazione Faust della Dda di Reggio perché ritenuti vicini alla cosca Longo. In una lettera aperta il primo cittadino spiega le motivazioni di un gesto che definisce «fortissimo»
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«Sapevo già che non sarei tornato indietro. Il mio è stato e rimane un gesto fortissimo, un segno di diversità politica, una sfida alla mafiosità diffusa che spesso si annida nel retroterra culturale e finisce per sconvolgere anche chi mafioso non è». Con queste parole il sindaco di Polistena Marco Policaro ha confermato le sue dimissioni da primo cittadino dopo che il suocero ed altri suoi parenti sono stati coinvolti nell'operazione Faust coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, scattata il 16 gennaio scorso, poiché ritenuti legati alla consorteria mafiosa dei Longo di Polistena.
Policaro, che non è indagato nell'inchiesta, ha ritenuto di dover lasciare la sua carica per rispettare «la storia antimafia di Polistena. Anche per tali ragioni - ha scritto in una lettera aperta ai cittadini - occorre che in questa fase io faccia un passo indietro affinché 'noi Polistena' ne possiamo compiere due in avanti. Si tratta di un atto non comune di generosità verso Polistena che rafforzerà la coscienza democratica e gli anticorpi antimafia che ci differenziano e, sottolineo anche questo, da altri Sindaci e comunità non distanti da noi».
Policaro era stato eletto, dopo diversi anni da vice sindaco, nel settembre scorso. Adesso si aspettano le determinazioni del Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani che nominerà un Commissario che guiderà l'ente fino alle prossime elezioni amministrative.