La denuncia dello storico Montesanti accende i riflettori su uno dei siti più visitati della regione: «Alcune figure irriconoscibili. Se non s’interviene non resterà nulla»
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«Rischia di scomparire il secondo monumento più visitato in Calabria». A lanciare l’allarme è lo storico vibonese Antonio Montesanti, preoccupato per le condizioni in cui versa la chiesetta di Piedigrotta, autentico gioiello artistico, da sempre meta di folle di visitatori. «Bello ma… vedila adesso che potrebbe essere l’ultima volta», scrive sui social.
E basta entrare nella grotta per accorgersi che l’allarme è tutt’altro che infondato. «Gran parte delle statue, in particolar modo nelle zone basse, sono invase da efflorescenze saline cristalli di sali minerali che compaiono tra una evaporazione dell’umidità e l’altra, rendendo irriconoscibili – dichiara Montesanti – rilievi, decorazioni e gran parte degli affreschi. Constato che l’umidità, unita a sbalzi di temperatura ha quasi frantumato il 60% delle statue in arenaria nelle loro parti sporgenti dei visi, degli arti o degli oggetti che ne caratterizzano la figura; alcune sono ormai ridotte a monconi irriconoscibili. In alcuni punti delle pareti interne, tra il gruppo della Pesca Miracolosa e il Presepe con la Natività scorre dell’acqua che ha divelto alcuni personaggi. Praticamente non v’è gruppo scultoreo in grado di non frantumarsi lentamente per tale condizione di diffusa umidità», continua lo storico. Continua a leggere su IlVibonese.it