Dopo i problemi sul consolidamento della costa del 2019, spunta un nuovo intoppo: la verifica dei vincoli ad uso civico. L’assessore Scalamogna: «Speriamo di chiuderlo la prossima estate»
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È destinata a passare anche l’estate 2020 a Vibo Valentia senza che il Comune riesca a dotarsi del Piano spiaggia, strumento urbanistico fondamentale per pianificare a lungo termine lo sviluppo delle aree costiere, in particolare quelle su cui insistono gli stabilimenti balneari, i lidi, i chioschi. Se l’anno scorso il problema era rappresentato dalla mancanza di uno studio geologico sul consolidamento della linea di costa, che sembrerebbe superato dopo la consegna del progetto, quest’anno è saltato fuori un altro intoppo.
Abbiamo chiesto lumi all’assessore all’Urbanistica Pasquale Scalamogna. «Ci siamo recati in Regione per consegnare il Piano, ma ci è stata chiesta una verifica obbligatoria sull’esistenza o meno di vincoli ad uso civico». In pratica bisognerà mappare tutti i terreni che non sono di proprietà comunale, sui quali vi sono appunto dei vincoli ad uso civico, una formula che definisce una sorta di “terra di tutti” e quindi di nessuno e che deriva addirittura da lasciti medievali.
«Quindi senza questa verifica - spiega Scalamogna - non si possono definire piani di sviluppo del territorio di nessun tipo. Abbiamo già chiesto la disponibilità di un perito demaniale, una volta che verrà nominato potremo andare tranquillamente alla definizione della pratica». Procedura non certo celere: «Per questa estate niente da fare...», commenta laconico l’assessore, che aggiunge, a mo’ di speranza: «Credo che il Piano spiaggia l’anno prossimo ce l’avremo».
Per evitare di incappare nei ritardi e nei paradossi degli altri anni - quando ad esempio al titolare di un lido in una delle frazioni costiere era stata rilasciata la concessione per utilizzare un tratto di spiaggia, per installare un gazebo o simili, praticamente a stagione ultimata - il Comune di Vibo ha pubblicato venerdì il bando per le concessioni stagionali, tramite il quale chi è interessato potrà presentare domanda ed ottenere (si spera in tempi rapidi) l’autorizzazione per una concessione stagionale, che scadrà il 30 settembre 2020.
«Lo scorso anno - aggiunge Scalamogna - ci era stata chiesta la verifica del consolidamento della linea di costa, per capire se, in presenza di barriere soffolte, il problema era stato superato. Sui punti dove il consolidamento c’è, gli ostacoli sono superati. Permangono, però, dove non vi è consolidamento». Ora toccherà quindi verificare gli usi civici dei terreni, «procedura seria, che poteva essere fatta tempo fa, e che comunque è fondamentale per tutti i piani di sviluppo del territorio, come ad esempio quello del quartiere Pennello a Vibo Marina». Insomma, l’ultimo vero scoglio, letteralmente, è questo. «Le altre cose sono dettagli». Fatte salve - ovviamente - nuove sorprese, a Vibo Valentia sempre dietro l’angolo...