Le Sezioni riunite della Corte dei Conti – chiamate a pronunciarsi sul ricorso proposto dal Comune di Vibo Valentia, in persona del sindaco pro tempore (Maria Limardo), avverso la pronuncia della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria (n. 72 del 18 novembre 2020) con la quale non è stato omologato il Piano di riequilibrio adottato dal Comune – hanno dichiarato con apposita sentenza la decadenza del potere del Comune di Vibo Valentia di rimodulare o riformulare il Piano di riequilibrio approvato il 5 agosto 2019, ritenendo perentoria, per tale atto, la data del 31 dicembre 2022.

Sul punto la Corte dei Conti in sentenza è chiara: «Poiché l’accordo è stato concluso, a detta della stessa difesa (cioè il Comune di Vibo) l’11 gennaio 2023, al momento della sua stipulazione il termine per la riformulazione del Piano di Riequilibrio era già spirato, con la conseguenza – rimarcano i giudici contabili – che si era già consumata la decadenza della facoltà di rimodulare/riformulare il Prfp. Scaduto il termine, pertanto, l’accordo non avrebbe potuto validamente autorizzare la rimodulazione o riformulazione del PRFP originario. Come è noto, infatti, in materia di bilancio vige un generale principio di irretrattabilità dei saldi che, in materia di Prfp, si esprime nel carattere perentorio del termine per l’approvazione, successivamente al quale il Prfp non può più essere modificato». Continua a leggere su IlVibonese.it