Quello di oggi è stato solo un “lungo” assaggio, il tavolo interministeriale che vigila sullo stato di attuazione del piano di rientro sanitario calabrese è stato sospeso e aggiornato. Tra un mese dovrebbe tornare a riunirsi per esaminare la documentazione mancante e chiudere così anche il verbale che, in genere, tiene traccia delle lunghe riunioni romane.

Riunione interlocutoria

Per circa cinque ore si è protratto il faccia a faccia “interlocutorio” tra la struttura commissariale calabrese e i tecnici ministeriali, interessati soprattutto a comprendere lo stato di avanzamento delle attività di circolarizzazione del debito e le tempistiche di approvazione dei bilanci consuntivi delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Né l’una né l’altro al momento risultano completate, ma entro un mese – almeno questa la rassicurazione – la Regione intende procedere all’approvazione del bilancio consolidato.

Chiarimenti

I bilanci consuntivi delle aziende sanitarie e ospedaliere, benché adottati tutti entro il termine prestabilito del 30 giugno, ancora sono al vaglio del dipartimento Tutela della salute che ha chiesto numerose integrazioni documentali prima di procedere alla definitiva approvazione. Da quanto emerso, in Cittadella si attende ancora un riscontro ai chiarimenti richiesti e solo successivamente si potrà procedere all’approvazione del bilancio consolidato. Un mese è il tempo entro cui si spera di chiudere l’operazione su cui gravano le difficoltà di ricostruzione dei documenti contabili dell’Asp di Cosenza e Reggio Calabria.

Il debito sanitario

Non meno complessa appare la certificazione del debito sanitario, al momento definita solo al 60%. Procedono a rilento, infatti, da parte delle aziende le verifiche delle richieste creditorie avanzate dai fornitori, solo il 25% sarebbe stato per ora saldato, un ulteriore 10% dovrebbe essere in fase di liquidazione, un’altra quota (circa il 25%) è, invece, rappresentata da debiti che hanno già acquisito un titolo esecutivo e che si spera di poter transare tramite accordi allo scopo di ridurre almeno gli interessi moratori.

Avanzo di gestione

La restante parte è ancora in via di definizione, o meglio non si è ancora riusciti a trovare traccia delle fatture negli uffici amministrativi. Anche per questo esercizio, la Calabria dovrebbe chiudere con un avanzo di gestione che è, tuttavia, il risultato di un uso distorto delle risorse pubbliche non impiegate nell’implementazione dei servizi sanitari.

Azienda Zero

Sul capitolo Azienda Zero il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, ha poi confermato di voler tirare dritto. Nonostante le numerose censure già collezionate nel corso dei precedenti tavoli di verifica in cui si è reiterata la richiesta di procedere ad una modifica della legge regionale per eliminare la sovrapposizione di competenze tra il commissario ad acta e il commissario dell’ente di governance, sembra che al momento si andrà avanti sulla rotta già tracciata.

Tavolo sospeso

Il tavolo è stato, infine, sospeso per la mancanza di alcuni documenti e sarà aggiornato tra qualche mese. Insomma, il cambio alla guida della troika ministeriale, dopo l’avvicendamento tra Angela Adduce e Barbara Filippi, non sembra al momento aver sortito gli effetti sperati. L’esame è sempre rigoroso e le censure non mancano.