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Un arresto, sette persone denunciate, cinque esercizi pubblici ispezionati, 392 persone e 247 veicoli controllati, elevate sanzioni amministrative per oltre 16 mila euro.
È questo il bilancio di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro nel fine settimana scorso, finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli predatori, nonché alla verifica del rispetto del Codice della Strada ed al contrasto delle condotte di guida in stato d’ebbrezza.
In particolare è stato arrestato, in esecuzione ad un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Palmi, C. M., 67enne, rosarnese, responsabile di plurime violazioni alla misura dell’affidamento in prova al servizio sociale cui era sottoposto;
Inoltre sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria B.F., 19enne di Varapodio; N.B., 21enne di Melicucco, e F.F., 34enne di Palmi, tutti sorpresi alla guida della propria auto in stato di ebbrezza alcolica.
Le attività di prevenzione dei reati predatori hanno consentito di denunciare, T.G. 52enne di Cinquefrondi, per il furto aggravato commesso all’interno del supermercato LIDL di Polistena.
Assieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, inoltre, i Carabinieri della Piana hanno svolto alcuni servizi di ricerca armi e droga che hanno consentito di denunciare con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizionamento, Z.M., 73enne di Polistena, trovato in possesso di 53 cartucce cal. 7,65; D.G., 72enne di Laureana di Borrello, trovato in possesso di 65 cartucce cal. 6,65 e C.D. 27enne di Gioia Tauro, trovato in possesso di 10 grammi di hashish.
Nel medesimo contesto, col supporto di personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri e del Nucleo Investigativo di polizia ambientale e forestale di Reggio Calabria, sono stati controllati complessivamente cinque esercizi commerciali: all’esito delle verifiche, un’attività commerciale rosarnese è stata sospesa in via temporanea, mentre per gli altri quattro sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 16mila euro, in ragione di violazioni in materia di sicurezza ed igiene alimentare nei luoghi di lavoro.