Sono in totale 57 i rinvii a giudizio ottenuti dalla Dda di Catanzaro (procuratore Nicola Gratteri, pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso) nell’ambito dell’inchiesta “Petrol Mafie”, nota anche come operazione “Rinascita Scott 2” o “Dedalo”. Il processo per tutti loro si aprirà il 13 dicembre prossimo dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.

La lunga attività investigativa ha fatto emergere gravi indizi a carico di persone ritenute vicine alla mafia che, grazie alla collaborazione di imprenditori titolari e gestori di attività economiche ubicate in Sicilia, operanti nel medesimo settore, avrebbero costituito, organizzato e diretto un’associazione per delinquere, con base a Vibo Valentia, finalizzata alla evasione dell’Iva e delle accise su prodotti petroliferi.

Il sistema di frode consisteva nell’importazione dall’est-Europa di prodotti petroliferi artefatti (miscele) e oli lubrificanti, successivamente immessi in commercio come gasolio per autotrazione, con conseguenti cospicui guadagni dovuti al differente livello di imposizione. I prodotti venivano, quindi, trasportati, con documentazione di accompagnamento falsa, presso i siti di stoccaggio nella disponibilità dell’associazione, ubicati in Maierato e Santa Venerina, pronti per essere immessi sul mercato.

Ma l’inchiesta mira a far luce, fra l’altro, sui condizionamenti sull’ente Provincia di Vibo Valentia, dalle elezioni agli appalti, tanto che fra i rinviati a giudizio indagati (corruzione e turbata libertà degli incanti i reati contestati) c’è anche il presidente Salvatore Solano (che è pure sindaco di Stefanaconi) nei cui confronti la Dda ha ottenuto il rinvio rinvio a giudizio unitamente a tre dipendenti della Provincia: Antonio Francolino, Isaia Angelo Capria e Gaetano Del Vecchio (tutti imputati per turbata libertà degli incanti). Nei confronti del presidente della Provincia, Salvatore Solano, il reato di turbata libertà degli incanti è aggravato dalle finalità mafiose, contestate in concorso con il cugino Giuseppe D’Amico (arrestato).

Questi i rinviati a giudizio dal gup distrettuale Marco Ferrante: 
Enrica Costa, 1993, Catania;
Roberto Aguì, 1971, Bovalino;
Nicola Amato, 1975, Catania; 
Benedetto Avvinto, 1974, Cercola (Na);
Anna Bertozzi, 1958, Roma;
Anna Buonfante, 1991, Napoli;
Vincenzo Campajola, 1965, Napoli; 
Antonio Angelo Isaia Capria, 1964, Nicotera (dipendente della Provincia di Vibo); 
Alberto Coppola, 1977, Napoli;
Carmine Coppola, 1998, Napoli;
Roberta Coppola, 1998, Torre del Greco;
Felice D’Agostino, 1982, Bari; 
Angela D’Amico, 1967, Vibo Valentia; 
Antonio D’Amico, 1964, di Piscopio; 
Domenica D’Amico, 1960, Vibo Valentia;
Giuseppe D’Amico, 1972, 
Piscopio; Rosa D’Amico, 1966, Vibo Valentia; 
Francesco D’Angelo, 1946, alias Ciccio Ammaculata, Piscopio; 
Gaetano Del Vecchio, 1962, Tropea (dirigente della Provincia di Vibo); 
Virginia Di Cesare, 1993, Roma;
Biagio Esposito, 1984, Napoli;
Giuseppe Fasulo, 1962, Taranto;
Sebastiano Foti, 1976, Catania; 
Antonio Francolino, 1965, Vibo (dirigente della Provincia di Vibo); 
Salvino Frazzetto, 1959, Catania; 
Gregorio Giofrè, 1963, San Gregorio D’Ippona;
Salvatore Giorgio, 1974, Catanzaro;
Gennaro Gravino, 1976, Napoli;
Giasone Italiano, 1969, Delianuova;
Gabriele La Barbera, 1987, Palermo; 
Salvatore La Rizza, 1980, Vibo Marina
Cesare Nicola Limardo, 1993, residente a Limbadi (in qualità di titolare della D.I. Lcn Petroli ubicata a Filandari); 
Paolo Lipari, 1977, di Stefanaconi;
Luigi Mancuso
, 1954, di Limbadi;
Silvana Mancuso, 1969, di Limbadi; 
Nazzareno Matina, 1971, di Stefanaconi;
Giulio Mitidieri, 1952, Marsicovetere (Pz); 
Francesco Monteleone, 1985, di Vibo Valentia ma residente a Milano;
Luciano Morabito, 1958, Africo;
Irina Paduret, 1986, Moldavia;
Zhelev Petyo Petkov, 1978, Bulgaria;
Fabio Pirro, 1978, Napoli;
Francesco Saverio Porretta, 1974, Milano; 
Antonio Prenesti, 1966, di Nicotera; 
Rosamaria Pugliese, 1975, di Maierato; 
Rocco Raccosta, 1955, Oppido Mamertina;
Domenico Rigillo, 1972, San Vito sullo Ionio; 
Giuseppe Ruccella, 1981, di Filogaso;
Fortunato Salamò
, 1966, Vibo Valentia;
Rosario Cristian Santoro, 1995, Palermo;
Emanuela Scevola, 1981, Napoli;
Damiano Sciuto, 1989, Catania;
Ciro Sodano, 1988, Napoli; 
Salvatore Solano, 1979, sindaco di Stefanaconi e presidente della Provincia di Vibo Valentia; 
Francescantonio Tedesco, 1968, di Vibo Valentia (in carcere per l’inchiesta Imponimento, ex consigliere comunale di Vibo);
Giuseppe Terranova, 1963, Messina;
Domenico Roberto Tirendi, 1986, Napoli;
Ernesto Tortora, 1975, Napoli;
Roberto Trovato, 1987, Catania;
Angelo Ucchino, 1983, Modena;
Salvatore Ucchino, 1978, Taormina;
Gennaro Visese, 1977, Napoli.