NOMI-VIDEO | Sono 8 gli indagati, tra i quali anche un dirigente dell'Asp di Crotone. Tra i reati contestati pure il peculato, la violenza sessuale e la corruzione in atti giudiziari
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I carabinieri del Comando provinciale di Crotone stanno eseguendo, a Petilia Policastro, Livorno e Catanzaro, un'ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari e del divieto di dimora nella provincia di Crotone emessa dal Gip su richiesta della locale Procura nei confronti di 8 indagati.
I reati contestati, a vario titolo, sono peculato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione in atti giudiziari, concussione e violenza sessuale. L'inchiesta, secondo quanto si è appreso, riguarda fatti relativi all'amministrazione comunale di Petilia Policastro. Coinvolti anche il sindaco Amedeo Nicolazzi, l'assessore Francesca Costanzo e il dirigente dell'Asp di Crotone Domenico Tedesco, direttore del dipartimento di prevenzione.
Nei confronti di Nicolazzi, il gip ha emesso un'ordinanza agli arresti domiciliari che non è stata eseguita in quanto il sindaco è ricoverato in un ospedale romano perché colpito dal Covid. Le sue condizioni sarebbero gravi. È indagato per concussione e violenza sessuale. Un provvedimento di arresti domiciliari è stato emesso anche nei confronti dell'ex vicesindaco Costanzo.
Nomi e misure cautelari
Sono in tutto 17 gli indagati, 8 le misure cautelari. Disposti i domiciliari per il sindaco Amedeo Nicolazzi e l'assessore Francesca Costanzo. Il divieto di dimora nella provincia di Crotone è stato invece disposto per l'imprenditore edile Palmo Garofalo, il consigliere di maggioranza Antonio Curcio, l'ex componente dello staff del sindaco Marilena Curcio, l'assessore ai lavori pubblici Vincenzo Ierardi, il tecnico del Comune Sebastiano Rocca, il dirigente Asp Domenico Tedesco.