Un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti è stato soccorso, a circa 124 miglia dalla Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un'unità della Guardia di Finanza. A bordo del peschereccio, sono stati trovati anche i corpi di cinque migranti.

674 in totale le persone tratte in salvo - alcune recuperate direttamente dall'acqua - dalle MM/VV CP323, 332 e 309, dalla PV3 della Guardia di Finanza e dalla nave mercantile Nordic - fatta dirigere anche essa in area per l'emergenza - che poi le ha trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell'area del soccorso.

Sono intervenuti inoltre un veivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l'evento. I migranti salvati sono stati trasferiti nella mattina di oggi nei porti calabresi e siciliani. Le operazioni di soccorso sono avvenute in area di responsabilità SAR italiana, sotto il coordinamento del Centro Operativo Nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana.

154 profughi trasferiti a Crotone

Sono 154 le persone sbarcate nel porto di Crotone a seguito dell'intervento di soccorso di Guardia di finanza e Guardia costiera per trarre in salvo oltre 600 persone che si trovavano a bordo di un peschereccio partito dalla Libia ed intercettato tra Calabria e Sicilia.

A Crotone sono state trasferite 154 persone, tutti uomini provenienti in maggioranza dall'Egitto, che sono state condotte in porto dalla nave "Di Bartolo" della guardia di Finanza. Le operazioni di sbarco, rese complicate dal caldo torrido a causa del quale ci sono stati alcuni malori tra i migranti, sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone con l'intervento degli uomini dell'ufficio immigrazione della Questura. Le condizioni di salute dei migranti sono state controllate dai medici del Suem 118, mentre il trasferimento al centro di accoglienza di Sant'Anna è stato gestito dalla Croce Rossa Italiana di Crotone

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