Di Consolato Minniti - I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria, sotto le direttive del comandante del reparto operativo, tenente colonnello Vincenzo Franzese, stanno eseguendo in questi minuti una perquisizione accurata dell’abitazione e dell’ufficio dell’ex sindaco di Reggio e governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti.


Il provvedimento scaturisce da quanto emerso oggi con l’operazione “Mamma Santissima” che ha svelato per prima volta nomi e cognomi dei cosiddetti invisibili della ‘ndrangheta. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Giuseppe Scopelliti sarebbe stato sostenuto in diverse competizioni elettorali proprio da questo direttorio composto da Paolo Romeo, Giorgio De Stefano, Francesco Chirico e Alberto Sarra. Sarebbero stati loro a puntare sull’ex sindaco di Reggio come pedina fondamentale per poter accaparrarsi il controllo del Comune di Reggio Calabria. Scopelliti, dunque, era ritenuto un «politico gestibile», scrivono gli inquirenti.


A parlare di lui è anche il pentito Nino Fiume, il quale spiega che, dovendo appoggiare la candidatura di Scopelliti in occasione delle elezioni regionali del 2000, chiese per il tramite di Dimitri De Stefano, l’autorizzazione all’avvocato De Stefano. Questi la concesse, pur segnalando che Scopelliti «apparteneva ad un partito che, per certi aspetti, ha contrastato la… determinate cose». Fiume narra anche di un incontro fra Giuseppe De Stefano il “capocrimine” e Pino Scaramuzzino, titolare dell’Oasi. Il giudizio di Giuseppe De Stefano su Scopelliti era stato tranciante: «È una persona senza carattere, non credo che abbia la stoffa per continuare a fare politica, e comunque, è sempre meglio avere un amico in più». Ma c’è di più. Proprio Scopelliti, raccontano gli inquirenti, aveva incontrato De Stefano per intercessione di Fabio Cutripi, «solo o per incontrarsi con qualcuno o per parlare di cose private» e «per le persone non era un affiliato, ma per noi era come se fosse affiliato, perché era una di quelle persone a disposizione, sotto questo aspetto», dichiara ancora Fiume.
Dunque, adesso i carabinieri stanno setacciando casa e ufficio di Scopelliti alla ricerca di materiale utile per le indagini. Non è ancora dato sapere se l’ex governatore rientri fra i politici indagati, come affermato questa mattina dal procuratore Cafiero de Raho, ma di sicuro c’è che “Mamma Santissima” ha posto una pietra tombale e definitiva su quella stagione da tutti ricordata come “Modello Reggio”.