Stop più severo per l'imbarcazione che ieri ha condotto nel porto calabrese 144 migranti. L'accusa: «Una manovra politica»
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Stop di 60 giorni - invece dei 20 giorni normalmente comminati - per la nave Sea Eye 4 che ha trasportato a Reggio Calabria 144 migranti soccorsi al largo delle coste libiche. Si tratta, lamenta la ong, della «detenzione amministrativa più lunga mai imposta ad una nave di soccorso in mare ai sensi del decreto Piantedosi. Una manovra politicamente motivata con un obiettivo: impedirci di salvare persone dall'annegamento per due mesi».
Il fermo amministrativo della nave deciso dalle autorità italiane era già stato annunciato stamattina. Secondo quanto appreso in ambienti istituzionali, l'Ong avrebbe soccorso i migranti in acque internazionali nonostante la volontà di intervenire della guardia costiera libica. Il provvedimento di fermo amministravo sarebbe legato quindi all'applicazione del decreto Piantedosi, entrato in vigore nel gennaio 2023. Sulla durata del provvedimento si era ventilata l'ipotesi di almeno 20 giorni a meno che non ci fossero "pregresse recidive" che avrebbero potuto far aumentare lo stop della nave fino a 2 mesi. Cosa che è avvenuta.