Sono circa mille, alcuni provenienti anche dalla Calabria: percorreranno il tratto tra la città del santuario mariano e il confine italiano a bordo di pullman. Da parte dell'associazione l'attacco alle ferrovie d'oltralpe
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«Dalle ferrovie francesi nessun rispetto, nessuna dignità per gli ammalati Unitalsi». È la denuncia del presidente nazionale dell'associazione, Rocco Palese, contro lo sciopero delle ferrovie francesi che «ha bloccato i treni bianchi all'andata del pellegrinaggio verso Lourdes annunciando lo stop anche per il ritorno in Italia». Tra i pellegrini e i volontari Unitalsi rimasti bloccati ce ne sono anche di provenienti dalla Calabria.
Da Lourdes, nel corso della conferenza stampa organizzata nella sede dell'Unitalsi Salus Infirmorum, e a cui ha partecipato anche il rettore del santuario padre Michel Daubanes, si alza forte la denuncia: «I circa 1000 pellegrini dei treni provenienti dalla Sicilia, dal Lazio, dalla Calabria, dalla Lucania e dalla Campania percorreranno il tratto da Lourdes a Arma di Taggia (in provincia di Imperia, ndr) in pullman e poi saliranno sui treni che li porteranno a casa secondo il programma già stabilito con Trenitalia che anche in questa difficile situazione non ha mai fatto mancare il suo supporto all'Unitalsi».
«Vogliamo rispetto per le persone ammalate e disabili, non siamo contro lo sciopero francese, ma vogliamo che venga garantita la dignità delle persone - ha sottolineato Palese -. Le Ferrovie francesi devono dirci chiaramente se vogliono condividere o meno il progetto di vita di questa associazione di portare gli ammalati a Lourdes. Non possiamo più sopportare queste angherie e questa indifferenza. In tutta questa stagione come nelle precedenti, i nostri ammalati sono stati sempre costretti a partire alle 06.00 del mattino e svegliarsi alle 03.00».
«Al pellegrinaggio Nazionale che si sta svolgendo in questi giorni - conclude il presidente nazionale - partecipano circa 1200 persone ammalate e con disabilità. Noi non lasceremo mai il Santuario di Lourdes, perché qui siamo nati e qui ritorneremo sempre e qui festeggiamo quest'anno il nostro compleanno: 120 anni di amore e di servizio.»