Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Si è dimessa Roberta Coriani, la consigliera comunale di maggioranza, compagna di uno dei due pastori che conduceva le "pecore sacre" di Polistena al centro della nostra inchiesta. Si è aperto con questo colpo di scena politico il civico consesso convocato sul tema "problematica greggi ed esposizione mediatica".
Il consiglio comunale, all'unanimità - quindi anche con i quattro voti dei consiglieri di opposizione (Pd) - alla fine della seduta ha votato un ordine del giorno letto e proposto dal primo cittadino Michele Tripodi (Pci) con cui fra l'altro si "impegna il sindaco e l'amministrazione a valutare come tutelare, in ogni sede, l'immagine di Polistena". Una formula “di rito”, che per il momento sembra glissare sulla volontà di adire le vie legali, come invece era stato ventilato in un primo momento. La discussione, infatti, si è concentrata principalmente sui contenuti politici e il dibattito che ne è scaturito non ha smentito, anzi ha confermato "che sono due le greggi che attraversano il territorio comunale" e che, inoltre, "la relazione sentimentale tra la consigliera comunale e il pastore è recente".
Il sindaco Tripodi ha peraltro srotolato nel suo intervento, anche con un certo colpo ad effetto, un manifesto che, ha detto, risale "a quando il mio partito era all'opposizione, io ero segretario, e denunciavamo con tanto di fotografie il transito delle pecore". Un altro particolare, questo, che semmai rafforza gli interrogativi sollevati dai nostri servizi giornalistici circa la contingente impossibilità di applicare il regolamento consiliare.
!banner!
A questo proposito il sindaco, ribandendo che "nessuna complicità politica o mafiosa è possibile ravvisare alla base della mancata applicazione del regolamento", ha ricordato come "più volte i cittadini abbiano segnalato la problematica delle greggi". Nell'ordine del giorno approvato si dà inoltre mandato alla segretaria comunale di avviare una ispezione nel comando vigili al fine di verificare se "possano essersi determinate negli anni delle omissioni degli uffici".