L’episodio denunciato ai carabinieri si è verificato sui campi della “Briatico Welfare”, già colpita in passato da danneggiamenti e furti
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Pascolo abusivo in un terreno della cooperativa “Briatico Welfare”, socia di Goel Bio, il marchio degli agricoltori biologici calabresi che si oppongono alla ‘ndrangheta. Non è il primo episodio spiacevole per la cooperativa briaticese che negli ultimi tre anni, con cadenza quasi semestrale, ha subito danneggiamenti e furti di varia entità, tutti regolarmente denunciati. Tra i più gravi: l’estirpazione, nel giugno 2016, di oltre 50 quintali di cipolla rossa di Tropea biologica e il furto, quasi un mese fa, di una parte del raccolto.
Stavolta il fondatore di “Briatico Welfare” riferisce di circa 200 ovini, tra pecore e capre, che hanno invaso i campi della cooperativa. A San Costantino di Briatico succede spesso: c’è un gregge che vaga indisturbato nella zona. Ma domenica 25 agosto, intorno a mezzogiorno, il fondatore della cooperativa, allertato, è riuscito ad accorgersene e a fotografarlo e filmarlo per documentare l’accaduto. Senza alcun timore ha anche chiamato le forze dell’ordine, denunciato l’episodio e fatto identificare il pastore. Pastore che sarebbe già noto alle forze dell’ordine per vicende riguardanti i reati di violenza a pubblico ufficiale, tentata estorsione e lesioni personali, tentato omicidio e possesso illegale di arma comune da sparo.
«Siamo fieri del coraggio dimostrato dalla nostra cooperativa - riferisce Vincenzo Linarello, presidente di Goel gruppo cooperativo -. Tutta la comunità di Goel è schierata con Gregorio Mantegna e siamo pronti a mobilitarci al suo fianco e offriremo il supporto dell’ufficio legale del gruppo. Esprimiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura che sappiamo essere seriamente impegnate nel contrasto di abusi e di altre forme di intimidazione e assoggettamento di tipo mafioso» sottolinea Linarello. «La ‘ndrangheta nel territorio usa il pascolo abusivo nei campi coltivati, gli incendi, i furti, i danneggiamenti, per mettere in ginocchio gli agricoltori e portarli ad assoggettarsi ai “capo-bastoni” locali. Goel Bio non si piega e non si piegherà mai di fronte a nessuno, collabora e collaborerà con forze dell’ordine e magistratura, mobiliterà l’opinione pubblica locale e nazionale a difesa dei propri soci».