«Un uomo mi ha salvato la vita, mentre io non avevo più forza di lottare».
È il racconto che fornisce nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud, Antonio Francone, l’uomo che la sera della vigilia di capodanno in località Ciambra a Palmi è stato aggredito brutalmente da un pitbull, quando passeggiava con il proprio cane Lery di 14 anni, sordo e cieco, in un terreno di sua proprietà.

«Quel cane era nascosto dietro la mia macchina parcheggiata in strada e, appena mi ha visto, mi è saltato al collo - riferisce ancora scosso il 45enne alla Gazzetta del Sud nell’articolo di Francesco Altomonte -. D’istinto ho messo le mani avanti e ha iniziato a mordermi, il suo incisivo mi è rimasto incastrato nel naso. Abbiamo lottato credo per 10 minuti».

Mentre era a terra, fortunatamente, è sopraggiunta un’automobile, da cui è sceso l’uomo che gli ha letteralmente salvato la vita.
«Ha preso un cavo e lo ha girato intorno al collo del Pitbull, riuscendo a levarmelo di dosso e a legarlo un po’ più in là – spiega la vittima dell’aggressione-. Mi ha salvato con il suo coraggio. Mi ha accarezzato il viso, preso in braccio come un bambino e portato a casa. Dopo ha fatto lo stesso con il mio cane ferito a una coscia».

Sono stati chiamati i carabinieri e il 118. All’ospedale di Gioia Tauro hanno ricucito le varie lacerazioni subite dal 45enne, poi in quello di Polistena hanno eseguito altri esami.
L’uomo ha sporto denuncia e ha fatto sapere che «qualche mese fa un’altra persona di Palmi aveva presentato un esposto per denunciare la pericolosità di quel cane che gironzolava da solo in zona. E anche una donna ha rischiato di essere aggredita qualche giorno prima».

Il caso in questione è un ulteriore episodio di aggressione avvenuto a Palmi, dopo quello del rottweiler che azzannò un pescatore alla Tonnara circa un mese fa. Molti cittadini, preoccupati dai recenti accaduti, chiedono maggiore attenzione e osservanza delle leggi ai padroni di alcuni cani ritenuti “pericolosi”.