Catanzaro - "Ostinati nel perseguire i reati, non c'è nessuna attenuante". Dura la requisitoria del pm Fabiana Rapino per sei dei sette imputati giudicati con rito abbreviato nell'ambito dell'inchiesta Parco Romani, il centro commerciale sito nel quartiere Sala del capoluogo, per i quali ha chiesto pene  comprese tra i cinque e  un anno di reclusione. In particolare davanti al gup  di Catanzaro Pietro Scuteri del Tribunale, il pubblico ministero ha invocato per l'imprenditore Giuseppe Gatto, ex presidente di Confindustria Catanzaro 5 anni e 2500 euro di multa, per Giuseppe Grillo, presidente della società municipalizzata "Catanzaro Servizi"  3 anni di carcere;  per Alba Felicetti, ex dirigente del Comune di Catanzaro  un anno e otto mesi ; Pasquale Costantino, dirigente del Comune un anno e 600 euro di multa; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d'amministrazione della società "Parco Romani un anno e sei mesi"; e l'avvocato Marina Pecoraro 2 anni di carcere. Chiesta invece l'assoluzione per l'imprenditore Giuseppe Speziali, ex presidente di Confindustria Calabria. Per il pubblico ministero le prove raccolte sono insufficienti e contraddittorie.  Il gup ha aggiornato l'udienza al prossimo 25 marzo, giorno in cui continueranno le arringhe dei legali impegnati nel procedimento (Francesco Gambardella, Valerio Donato, Enzo Ioppoli, Enzo De Caro,  Angela Mascaro per delega dell'avvocato Giancarlo Pittelli, Francesco Scalzi, Francesco Catanzaro, Carlo Petitto), in cui  si sono costituiti parte civile il Comune di Catanzaro e la municipalizzata "Catanzaro Servizi". La pubblica accusa contesta, a vario titolo, i reati di falso, abuso d'ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione, concussione. L'indagine si è focalizzata sul Parco commerciale e sulla possibile realizzazione al suo interno dell'Ente fiera comunale, che sarebbe stata decisa con un tavolo di concertazione variando l'iniziale decisione dell'amministrazione di ubicarlo nell'area appositamente individuata a Germaneto, voluta dall'amministrazione di centrosinistra  tramite la municipalizzata "Catanzaro servizi", attraverso la quale il Comune di Catanzaro ha acquistato una parte del Parco.

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