Ha nidificato e si è già riprodotta. Pappaterra: «Specie molto rara, patrimonio del nostro territorio è immenso»
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«È stata una grandissima emozione». Così Paolo Franzese, guida ufficiale del Parco nazionale del Pollino, ha commentato l’avvistamento, in una zona impervia dell’area protetta calabro lucana, di una coppia di cicogna nera.
Specie bella ed elegante con esemplari di notevoli dimensioni, anche se leggermente più piccoli della più conosciuta cicogna bianca, possono raggiungere i 3 kg di peso per una lunghezza di poco inferiore al metro e un'apertura alare in grado di raggiungere anche i 200 cm. Raro in tutta Europa l’uccello nidifica in Italia solo da poco più di 20 anni. Sono pochissime le coppie censite nel nostro Paese e principalmente concentrate in Piemonte mentre di recente sono state accertate nidificazioni nelle regioni più a Sud come Lazio, Basilicata e Calabria.
Quello sul Pollino è il primo avvistamento nell’area del Parco. La guida ha raccontato che in primo momento non credeva ai suoi occhi anche se le caratteristiche morfologiche della specie sono inconfondibili: risaltano subito le lunghissime zampe rosse come il becco ed il contorno degli occhi. Nero è invece il piumaggio, contrastato da sfumature più chiare sul ventre, dove spiccano alcune piume biancastre. «Quando ho iniziato a fotografare un individuo e a seguirlo con la macchina fotografica – racconta Franzese - mi sono accorto di un'ombra strana al di sotto, è bastato qualche istante per capire che in realtà era un altro esemplare che volteggiava poco distante. E' stata, non lo nascondo, una grandissima emozione. Dopo qualche scatto ho subito informato gli esperti del Parco dell'avvistamento dando loro tutte le informazioni necessarie».
Immediatamente, dopo una serie di sopralluoghi con personale dell’Ente Parco, si è confermata la presenza della coppia nidificante in un’area che per ovvi motivi di tutela della specie resta segreta al grande pubblico.
La presenza stanziale della cicogna nera nel Parco del Pollino è «una notizia fantastica» - ha commentato il presidente dell’Ente, Domenico Pappaterra – che «ribadisce l'immenso patrimonio di biodiversità del nostro territorio». Esemplare molti schivo predilige siti poco disturbati dalle attività umane. «Non posso che complimentarmi con tutti coloro che hanno reso possibile e concreta questa importante segnalazione e già in queste ore il parco sta attivando tutte le azioni necessarie di tutela e monitoraggio del sito».