VIDEO | «È una battaglia di civiltà» dicono i pazienti che denunciano anche i ritardi nei pagamenti dei rimborsi delle spese viaggio previsti dai Lea
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Parcheggi per dializzati occupati abusivamente. Succede all'ospedale di Soverato dove da anni l'Aned, associazione nazionale emodializzati e trapianti, si batte affinchè ai pazienti vengano garantiti i loro diritti. Un problema che sembrava essersi risolto ma puntualmente, denunciano i malati, ci si ritrova a dover fare i conti con l'inciviltà di chi non tiene conto delle difficoltà dei pazienti prima e dopo il trattamento dialitico.
«Per un certo periodo ha funzionato – spiega Giovanni Cicino, dializzato di Guardavalle e rappresentante Aned - ma sono venuti meno gli accordi presi in passato con la direzione sanitaria dell'azienda. Da qui è nata la protesta di oggi. Noi non possiamo uscire fuori dall'area parcheggi dell'ospedale perchè quando facciamo la dialisi dobbiamo entrare subito in macchina. Non siamo nelle condizioni di poter prendere freddo o pioggia. Il senso di civilità purtroppo non esiste». «Ogni mattina troviamo i posti occupati – dice Domenico Brancia, dializzato di Badolato -. Io sono in dialisi da più di un anno ed è sempre la stessa storia. Non è più accettabile. Noi dobbiamo già lottare con la malatia e questa è una inutile sofferenza».
Ritardi nei rimborsi spese viaggio
A questo si aggiunge anche il ritardo nel pagamento dei rimborsi delle spese viaggio previsti dai Lea da parte dell'Asp ad alcuni pazienti del distretto di Soverato: «Da gennaio fino ad oggi, alcuni pazienti hanno ricevuto solo una o tre mensilità – spiega Cicino -. Il distretto di Soverato, non sappiamo il perchè, non sta mandando le pratiche a Catanzaro e tutto è bloccato. Tutto questo non è accettabile se consideriamo anche che un dializzato calabrese prende un ottavo delle spese rispetto a un quinto delle altre regioni. A questo si aggiunge un altro problema regionale che non si vuole risolvere ovvero il fatto che il dializzato è costretto a pagare di tasca sua le automediche, che non sono pagate dall'Azienda sanitaria. La spesa per un dializzato dovrebbe essere pari a zero. In altre regioni il malato viene preso a casa, portato in dialisi e riaccompganto a casa».
Criticità per le ambulanze
Dunque sono diverse le criticità sollevate dall'Aned e ad ad aggravare le cose c'è anche la difficoltà per ambulanze private e automediche di sostare nelle aree a loro riservate come testimonia Giuseppe Procopio, vice governatore della Misericordia di Soverato: «Ogni giorno troviamo macchine private parcheggiate al posto delle ambulanze e a volte ci ritroviamo a dover far scendere i pazienti con febbre, polmonite o altre problematiche a circa duecento metri di distanza dall'ingresso, spesso anche sotto la pioggia. Ho anche mandato le foto ai vigili ma la situazione è sempre la stessa».