VIDEO | Grande commozione alle esequie di Gianluca Spina, parà della Folgore deceduto nei giorni scorsi durante un’esercitazione. Ancora da chiarire la dinamica di quanto è successo: forse un malore mentre era in volo
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I funerali di Gianluca Spina, parà calabrese della Folgore deceduto in Toscana dopo essersi lanciato dal paracadute, hanno raccolto centinaia di fedeli giunti non solo da Belsito, paese d’origine del militare dell’esercito italiano, ma anche dai comuni limitrofi della Valle del Savuto. Una morte che ha spezzato il cuore di tanti, non solo di quelli che erano amici di Spina, ma anche di chi lo conoscevano solo di vista.
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Le esequie funebri, celebrate nella parrocchia di San Giovanni Battista a Belsito, paese d’origine del militare, sono state officiate dall’arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, alla presenza di numerose autorità istituzionali e militari.
Non hanno fatto mancare infatti il loro affetto alla famiglia di Gianluca Spina, gli amici-parà di Gianluca Spina, giunti dalla Toscana, il colonnello Agatino Spoto, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, il questore di Cosenza Michele Maria Spina, il consigliere regionale Pierluigi Caputo, in rappresentanza della regione Calabria, la consigliera provinciale di Cosenza, Pina Sturino e tanti sindaci del Savuto.
Belsito e i comuni limitrofi si sono stretti intorno al dolore della famiglia di Gianluca Spina, mancato prematuramente all’età di 49 anni, mentre svolgeva le consuete esercitazioni di lancio con il paracadute. Nei giorni scorsi è stata effettuata l’autopsia per accertare la causa della morte. Si ipotizza, allo stato attuale, che il paracadutista sia deceduto a causa di un malore. Ma per avere un quadro completo della vicenda bisognerà attendere l’esito delle indagini e i risultati dell’esame autoptico.
Cresciuto a Cosenza, dove aveva frequentato l’istituto Pezzullo di via Popilia, la carriera militare di Gianluca Spina si è sviluppata pressoché in Toscana, dove viveva ormai da anni.
Oggi, nel giorno dell’ultimo saluto, la comunità di Belsito ha versato le lacrime, esprimendo solidarietà e vicinanza alla famiglia del sergente maggiore dal cuore d’oro.
Nel portare i saluti del ministro della Difesa Guido Crosetto e degli Alti ufficiali dell’esercito italiano, il generale Lorenzo D’Addario, oggi alla Nato e in passato capo del 186 reggimento del Folgore, ha ricordato l’umanità di Gianluca Spina: «Un soldato che si spendeva per il prossimo, un professionista esemplare che ha servito l’Italia con grande abnegazione in tutte le missioni che ha affrontato nel corso della sua carriera militare».