Le 16mila dosi di vaccino antinfluenzale sono già finite, la restante metà ordinata dall’Asp di Vibo non è ancora arrivata, "per colpa – si giustificano dal dipartimento di prevenzione – della mancata e ritardata consegna da parte delle aziende fornitrici”. L'emergenza Covid ha infatti innescato una corsa al farmaco antivirale mettendo in crisi le aziende fornitrici che comunque stanno provvedendo ad inviare le scorte necessarie. Nel vibonese, metà della popolazione anziana e con patologie a rischio è attualmente scoperta.



«Ma non c'è da allarmarsi – rassicura il presidente dell'ordine dei medici Antonino Maglia c'è tempo fino a dicembre per la somministrazione del vaccino. Anche perché – spiega – chi ha fatto il vaccino lo scorso anno risulta ancora immunizzato. La nuova somministrazione – chiarisce - andrà a coprire l'ondata influenzale da gennaio in poi…».

 

E comunque «tra domani e fine mese arriveranno tutte le dosi richieste. Sarà premura dei medici di base somministrarle a chi ha veramente bisogno, ovvero gli ultra sessantenni e chi ha invalidità croniche o acute moderatamente a rischio: pazienti oncologici, nefropatici, diabetici e cardiaci».

 

Rassicurazioni che non tranquillizzano Matteo, un pensionato di 83 anni di Briatico. Suo figlio disabile di 39 anni ha solo lui. «Non posso permettermi di ammalarmi» - dice.

«Sono venti giorni che attendo il vaccino antinfluenzale. Con l’unica dose fornita dal mio medico sono riuscito a fare vaccinare mio figlio. Io sono rimasto senza». L'uomo è persino andato in farmacia: «Sono disposto ad acquistarlo, ma non è in vendita- dice deluso - L'assenza di copertura costringe me e mio figlio a restare barricati in casa. Ho paura di ammalarmi».