Quattro persone sono morte a Paola a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Si tratta di Santino e Massimo Carnevale, padre e figlio di 70 e 40 anni, e dei fratelli Giacomo e Valerio Scofano, di 70 e 50 anni (cognati di Santino Carnevale). 

Squadre dei vigili del fuoco del comando di Cosenza, distaccamenti di Paola e Rende, sono intervenute questa mattina in località San Miceli. Giunti sul posto i Vigili del fuoco hanno rinvenuto, all'interno di un magazzino privato adibito a locale per la produzione di vino, quattro persone decedute ed una donna di 35 anni priva di coscienza - anche lei componente del nucleo familiare - che è stata trasportata all'ospedale di Cosenza con l'elisoccorso ed è ora fuori pericolo.

Secondo una prima ricostruzione, la prima vittima scesa nel locale che ospitava la vasca dove era contenuto il mosto sarebbe stata colpita da malore e gli altri tre si sarebbero calati loro volta nella vasca perdendo anche loro la vita. Tre delle vittime sono state trovate all'interno della vasca mentre una quarta era posizionata quasi all'esterno del locale forse nel tentativo estremo di uscire. A poca distanza è stata trovata invece la donna.

Sul posto carabinieri della compagnia di Paola per gli adempimenti di competenza, ambulanze del 118 e due elisoccorso e una squadra del Nbcr (nucleare-biologico-chimico–radiologico) dei vigili del fuoco per capire il tipo di sostanze sprigionate. A coordinare le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Paola, il sostituto procuratore di turno della Procura di Paola, Antonio Lepre, che si è recato sul posto. 

«Il locale in cui le quattro vittime stavano preparando il vino non era sufficientemente arieggiato», ha dichiarato all'Ansa il procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni. La Procura di Paola ha avviato un'inchiesta su quanto è accaduto. 

Da quanto risulta una delle quattro vittime, Valerio Scofano, era agli arresti domiciliari per stalking. Le vittime vivevano a Fuscaldo, centro limitrofo a Paola.

Sul luogo della tragedia, che si trova a non molta distanza dal santuario di San Francesco, si è recato anche il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, che ha espresso «il dolore della comunità» per quanto accaduto e «vicinanza ai familiari delle vittime». Ci sono stati anche momenti di tensione e nervosismo dopo che i parenti delle persone decedute hanno inveito contro i giornalisti e gli operatori tv giunti sul posto. 

All'origine della tragedia, secondo quanto spiegato dal il capitano Marco Pedullà, comandante della Compagnia dell’Arma di Paola, ci sarebbe un gesto imprudente di una delle quattro vittime, che si sarebbe calata per prima nella vasca perdendo i sensi. Gli altri lo avrebbero raggiunto per soccorrerlo, finendo intossicati a loro volta.

Una tragedia che ha rischiato di fare anche altre vittime, come raccontano i vicini di casa accorsi dopo aver sentito delle urla provenire dal magazzino.