Lo strumento per il controllo della velocità in contrada San Filippo al centro del dibattitto nel comune reggino a causa dei tanti verbali di accertamento
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Un autovelox è causa di aspre polemiche a Palmi nel reggino. È stato installato da qualche mese su un rettilineo della S.S 18 che conduce a Gioia Tauro, in Contrada San Filippo dove il limite di velocità è di 50 km/h. Una strada ad alta concentrazione di traffico veicolare, dove con facilità, specialmente nella direzione in discesa, è facile scorrere più veloci del limite segnalato.
I verbali di accertamento di violazione del codice della strada, che stanno arrivando in questi giorni, fanno imprecare tanti automobilisti. Con la crisi economica che si sta attraversando, dover sborsare centinaia di euro per infrazioni magari di 6-7 km/h in più della soglia tollerata, sta facendo infuriare molti. Sui social sono divampate le accuse rivolte anche all'amministrazione comunale imputata da alcuni cittadini perfino di voler far cassa.
Sulla questione è intervenuto il comandante della polizia municipale di Palmi Francesco Managó, il quale attraverso un video sui propri canali social ha chiarito diversi aspetti dell'autovelox della discordia. «Ho ritenuto doveroso chiarire alcuni passaggi a fronte delle troppe chiacchiere a sproposito e senza cognizione di causa da parte di tantissimi docenti di diritto che affollano i social media - ha affermato Managó -. Esiste una separazione tra le funzioni di indirizzo politico amministrativo e la funzione di gestione amministrativa, quindi chi attribuisce al sindaco la scelta di collocare l'autovelox in Contrada San Filippo sbaglia obiettivo e commette speculazione. L'istallazione dell'autovelox fa parte di un ben più ampio progetto, questo sì condiviso con il sindaco, che ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita in città e miglioramento standard di sicurezza stradale. Segnalazioni di veicoli ad alta velocità giungevano con frequenza dalle contrade attraversate dalla S.S.18. Non si poteva intervenire con dossi, dissuasori di velocità, per dei limiti imposti dal codice della strada. Il Comando si era dotato per un periodo di un autovelox mobile, che ha espletato buone funzioni di deterrenza, ma non è stato sufficiente ad eliminare il fenomeno, poiché non appena andava via la pattuglia la velocità di scorrimento veicolare continuava a diventare critica. Soltanto la polizia locale, su quella strada ha accertato dieci sinistri nel 2022 e 14 nel 2023, con lesioni personali anche gravi, e la velocità è stata la concausa scatenante. In questo senso una mia responsabilità è quella di individuare ogni possibile soluzione per migliorare la sicurezza stradale».
Il comandante Francesco Managó ha fornito anche chiarimenti di ordine tecnico. «L'autovelox ricorre nel centro abitato cittadino. In base a una delimitazione del centro urbano, con una delibera di Giunta del 2015, a quell'epoca l'Anas aveva consegnato l'intera tratta alla città, quindi quella strada è identificabile come strada urbana, in quanto congiunge il comune con le sue frazioni e le frazioni tra di loro, quindi vige il limite di 50 km orari. L'Iter per l'installazione dell'autovelox è stato complesso, l'istruttoria operata dalla prefettura di Reggio Calabria ha ottenuto parere favorevole dal compartimento di Polizia stradale, che ha emesso il decreto con il quale è stato autorizzato il collocamento dell'autovelox. Lo strumento è omologato e dotato di certificato di conformità e taratura del ministero delle infrastrutture e trasporto, il quale all'occorrenza potrà essere fornito agli utenti sanzionati che vorranno richiederlo per visionarlo. Lo strumento rileva la velocità quando un veicolo transita davanti ad esso, e la velocità di 50 km orari ha tolleranza del 5% come previsto dal codice della strada».
«Capisco che nessuno vuole sborsare soldi per infrazioni del codice della strada, ma la soluzione è rispettare le leggi – ha esortato infine il comandante - Invito chi non l'avesse mai fatto ad uscire dai ristretti confini territoriali in cui vive e visitare le regioni del Centro Nord, dove vi sono strade in cui è presente un autovelox ogni km e la gente è abituata a rispettare i limiti imposti. Utilizzeremo i proventi delle sanzioni (fondi vincolati) per realizzare interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, per l'ammodernamento della segnaletica, attraversamenti pedonali, svolgere una campagna scolastica di prevenzione, potenziare le attività di controlli della velocità e collocare altri dispositivi in punti critici che ci sono segnalati dai residenti stessi».