VIDEO | Il consigliere comunale Carmelo Romeo ha annunciato la prossima firma di una convenzione per completare l'opera ferma ormai da anni
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La soluzione per la conclusione della costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia a Reggio Calabria passerà dall’omonimo Ministero. L’unica soluzione che consente di saltare gli ostacoli che in quasi vent’anni hanno impedito che l’opera fosse ultimata, lasciandola cattedrale, peraltro in rovina, nel deserto.
La settimana scorsa era arrivata potente la strigliata da parte di Mariagrazia Arena, presidente del Tribunale di Reggio Calabria: «C’è un Palazzo di Giustizia che è lì da 20 anni. Mai completato. Mentre noi lavoriamo in condizioni indecorose. Mi ritrovo ad avere più giudici che aule e non posso celebrare i processi. Se non si risolve questo problema di edilizia giudiziaria, ciò sarà il fallimento dello Stato per mancanza d’interesse».
E la risposta da parte del consigliere comunale Carmelo Romeo, delegato municipale, che in questi mesi si è occupato della vicenda del Palazzo di Giustizia era arrivata poco dopo, con le assicurazioni della comunicazione dalla direzione generale del Ministero della Giustizia per l’attivazione del protocollo d’intesa per il completamento del nuovo tribunale.
Di ieri sera le sue ultime dichiarazioni che vi proponiamo in anteprima: «Ci sono importanti novità per quanto riguarda il Palazzo di Giustizia, quest'opera per la nostra amministrazione è prioritaria, tanto che il sindaco Falcomatà, in questa consiliatura, mi aveva dato una delega fuori giunta. Come sappiamo c’è un contenzioso in essere tra il Comune di Reggio Calabria e la ditta Passerelli, che va avanti da anni in tribunale e quindi si attende l'evolversi della vicenda. In parallelo, per riuscire a far ripartire l'opera senza attendere l'esito di questo contenzioso da parecchi mesi, il Comune sta lavorando in sinergia con il Ministero per trovare una soluzione insieme».
«Questa soluzione - prosegue Romeo - è stata trovata, oggi il Ministero ci ha inviato una bozza di convenzione che i nostri uffici a stretto giro inizieranno a studiare. Per questa settimana è già in programma un nuovo incontro con il direttore generale del ministero della Giustizia per limare gli ultimi dettagli e poi potrà finalmente passare alla firma di questa convenzione che porterà al riavvio dei lavori, questa volta sotto l'egida del ministero e non del Comune reggino».
E con l’intervento del ministero arriveranno anche i fondi necessari. «Nelle more della convenzione - chiude Romeo - verrà anche sottoscritto l'impegno finanziario: le somme mancanti per poter completare il palazzo saranno erogate dal ministero».