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Aveva contratto un debito con una finanziaria, accollando la restituzione delle rate al comune di Trebisacce, ente presso il quale era impiegato nell’ufficio ragioneria. Per questo un uomo di 66 anni, V.A. , è stato segnalato a piede libero per i reati di peculato e falsità in atti. Nei suoi confronti, inoltre, il tribunale di Castrovillari ha emesso un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente della somma indebitamente percepita.
Le indagini, condotte dai militari della Guardia di Finanza di Sibari, hanno consentito di accertare che il dipendente comunale, nell’adempimento dei suoi compiti di predisposizione ed elaborazione del bilancio, elaborazione delle retribuzioni del personale, emissione dei mandati di pagamento per l’accredito dei salari e per le società finanziarie relativamente al quinto dello stipendio, dopo aver contratto dei finanziamenti personali, pur operando sulla propria busta paga la corrispondente ritenuta mensile del quinto della retribuzione e indicando il versamento della rata alle società finanziarie, sfruttava il suo incarico per accreditare sul proprio conto corrente lo stipendio omettendo di decurtare il valore delle rate dovute.
In tale modo, tra il mese di marzo del 2013 e l’agosto del 2016, è riuscito a porre a carico del comune di Trebisacce il pagamento delle rate che invece egli avrebbe dovuto versare alla finanziaria a titolo personale. L’importo complessivo delle somme sottratte all’ente è pari ad euro 14.541,11. I finanzieri hanno posto sotto sequestro beni del dipendente infedele fino a concorrenza dell’importo pari alla quantità di denaro sottratta alle casse pubbliche.