Una vicenda che si sarebbe potuta trasformare in tragedia, ma che, per fortuna, ha avuto un lieto fine. È quella vissuta da un uomo e suo figlio di sei anni, i quali percorrendo la strada che da Nardodipace porta a Mongiana, nelle Serre vibonesi, per far rientro a casa, si sono imbattuti in una terribile tempesta di neve che ha bloccato il cammino dell’auto su cui viaggiavano. A questo si è aggiunta la mancanza di segnale per i cellulari.

A lanciare l'allarme è stato un cugino dell'uomo, con cui poco prima era stato in un ristorante della zona. L'sos è stato raccolto, in primo luogo, dalla polizia municipale di Nardodipace che ha poi girato la richiesta d’ausilio al numero 112 che ha allertato tutti i Carabinieri della zona.


Si è quindi messa in moto la macchina dei soccorsi, con vari civili e altre organizzazioni che hanno partecipato all’individuazione della vettura ormai scomparsa. L’autoveicolo è stato, infine, individuato intorno alle 3 e 30 dai militari dell’Aliquota radiomobile unitamente a personale della Protezione civile che hanno provveduto a mettere in sicurezza il veicolo ormai sommerso dalla neve e completamente bloccato e a prestare i primi soccorsi ai due protagonisti di questa storia a lieto fine.


I due, fortunatamente, non hanno riportato problematiche fisiche di alcun genere, solo un grande spavento, accompagnato da una grande riconoscenza per i soccorritori che lo stesso Martino ha voluto esprimere sui social, riservando un pensiero anche a chi avrebbe dovuto mettere in sicurezza la strada.

 

«Avrei voluto abbracciarvi e ringraziarvi uno ad uno ma penso questo sia il modo più pratico e veloce, anche perché siete stati in tanti a partecipare e portare in salvo me e il mio piccolo Cosimo, dalla spiacevole avventura in cui mi son ritrovato questa notte sulla via di ritorno a casa, percorrendo la strada di monte Pecoraro da Nardodipace verso Mongiana, dove sono stato bloccato in un muro di neve dalle 21:35 alle 03:35 e ormai esausto avevo le speranze e mi ero preparato insieme al mio coraggioso ometto a trascorrere la notte, in un situazione di panico ormai svanita ma di freddo, neve e vento forte che non accingevano a diminuire...inizio da mio cugino Salvatore Maiolo, che insieme ai miei amici, che avevo da poco lasciato in pizzeria dove stavo trascorrendo una serata, nel non avere più mie notizie hanno lanciato l'allarme, coinvolgendo la polizia locale di Nardodipace, in particolare l'agente Luigi Tassone; l'arma dei carabinieri in particolare gli agenti della stazione di Serra San Bruno, Aloi Marcello e Vartuli Michele, i miei amici e colleghi del gruppo comunale di Protezione Civile di Mongiana, di cui sono fiero di fare parte, in particolare Castauro Rocco e Cosimino Maiolo, la famiglia Nadile di Mongiana che con mezzi e personale proprio, sono stati i primi nel raggiungermi e tirarmi fuori, la famiglia Vallelonga di Mongiana che ha impegnato anche mezzi propri, e tutti coloro che hanno partecipato a questa situazione di emergenza (un bel ringraziamento infine lo faccio a tutti i responsabili nonché appaltatori che dovevano provvedere alla pulizia della strada i quali dovrebbero solo vergognarsi, unitamente a tutti i governatori di questa maledetta provincia di Vibo Valentia che perde acqua da tutte le parti..). Grazie di cuore a tutti».