Dura presa di posizione del sindaco di Corigliano Rossano che paventa lo stop duraturo del cantiere: «La situazione attuale è inaccettabile, ognuno deve fare la sua parte»
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L'atteso ospedale di Corigliano-Rossano sembra essere precipitato in un abisso senza fine. Nonostante le promesse e le rassicurazioni, il problema dei rincari derivante dall'incremento dei costi delle materie prime rischia di paralizzare le attività.
Nelle ultime ore, il sindaco Flavio Stasi ha confermato «che il responsabile del procedimento ha ammesso che le richieste dell'impresa nei confronti dell'ente regionale sono bloccate in una palude burocratica, sia a livello regionale che ministeriale. La situazione è diventata critica e richiede un'azione immediata per individuare i fondi necessari e le modalità amministrative per sbloccare la situazione. È assolutamente fondamentale trovare una soluzione in tempi brevi, altrimenti il cantiere rischia di rimanere inesorabilmente fermo anche durante il mese di giugno. La mancanza di progressi mette a serio rischio la credibilità delle istituzioni».
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Il sindaco ha lanciato un accorato appello alla delegazione parlamentare affinché si occupi finalmente delle questioni reali, come le pratiche bloccate presso i ministeri competenti per l'ospedale della Sibaritide e la sanità calabrese in generale.
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«È assolutamente insensato continuare a chiedere miracoli al sistema sanitario locale senza avere il coraggio di stanziare finanziamenti adeguati, allineati a quelli delle altre regioni. Basterebbe questo per eliminare il debito e garantire servizi sanitari di qualità alla popolazione. La situazione attuale è inaccettabile. I cittadini di Corigliano-Rossano meritano risposte concrete e un ospedale funzionante. Le istituzioni devono agire immediatamente per superare gli ostacoli burocratici e garantire i fondi necessari. Se non verranno intraprese azioni tempestive, il fallimento di questo progetto rischia di minare la fiducia nella classe dirigente. È giunto il momento di agire e di assumersi le proprie responsabilità senza ulteriori indugi!».