Sospeso il servizio della mensa ospedaliera del presidio “Nicola Giannettasio” di Rossano, nel frattempo il Prefetto di Cosenza ha convocato le parti per lunedì 14 marzo al fine di pervenire a una soluzione. Per il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina è «grave e increscioso quanto è avvenuto a Rossano e ciò richiede un intervento immediato e urgente».
Secondo il manager aziendale occorre garantire la «sicurezza dei lavoratori e la qualità dei pasti per i pazienti». È stata avviata la procedura per l’indizione della gara e l’assegnazione del servizio che da oltre un decennio è in regime di prorogatio. Sul tema è intervenuto anche il deputato Francesco Sapia che ha sollecitato una immediata soluzione della vertenza al fine di ovviare ai disagi dei pazienti.  

La Siarc denuncia i manifestanti

Denunciati in Procura i lavoratori della mensa ospedaliera del “Nicola Giannettasio” di Rossano che, proprio ieri, hanno dato vita a un blocco volontario delle attività determinando disagi all’intera rete ospedaliera. La decisione è stata assunta dai vertici della società che gestisce il servizio (Siarc) che parlano di protesa senza «alcun preavviso al datore di lavoro arrecando grave danno all’Azienda ed interrompendo un pubblico servizio».

«Quanto accaduto, riferisce una nota, ha determinato enormi disagi ai destinatari del servizio mensa, che nel caso di specie erano degenti di strutture sanitarie e, pertanto in quanto tali non suscettibili di ricevere alternativamente alimentazione dall’esterno da parte di soggetti terzi. La Siarc ha assicurato in ogni caso la fornitura del pranzo e della cena con sforzi immani tramite il reperimento di forza lavoro presso altri centri». L’azienda, nel ringraziare gli operatori sanitari che hanno collaborato nella distribuzione dei pasti, comunica inoltre di avere interessato la Prefettura di Cosenza circa l’accaduto. Mano pesante anche sul fronte contrattuale: la Siarc ha attivato le procedure disciplinari con la finalità del licenziamento.