VIDEO | Duro attacco del sindaco Giovanni Calabrese: «Per rispetto dei cittadini mi sarei aspettato un apparecchio già funzionante, il presidente Spirlì qui per la solita passeggiata e per raccontare la sua bella favola sulla 'ndrangheta» (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Cronaca
L’ospedale di Locri si dota di un nuovo tomografo a risonanza magnetica. Lo strumento diagnostico, installato per la prima volta nella struttura di contrada Verga nei locali che fino a poche settimane fa ospitavano un’attività di generi alimentari, è stato inaugurato oggi dai commissari che guidano l’Asp di Reggio Calabria, in scadenza di mandato. All’incontro presente anche il presidente ff della Regione Nino Spirlì.
L’apparecchio tuttavia non potrà ancora entrare in funzione per mancanza di personale. «Non si sa ancora chi saranno i radiologi medici e i tecnici addetti alla risonanza magnetica considerato che attualmente nel reparto di radiologia sono rimasti due medici di cui uno con limitazioni – è il commento del sindaco Giovanni Calabrese - Si parla di una possibile convenzione con una struttura universitaria per un rapporto di telemedicina. Staremo a vedere».
Rivolgendosi poi al commissario dell’Asp di Reggio Calabria Giovanni Meloni, il primo cittadino ha stigmatizzato duramente i ritardi che caratterizzano la sanità della Locride. «Quello che temevo si è verificato, siamo di fronte all’ennesima passerella politica e istituzionale nei confronti dei cittadini della Locride. Ringrazio per aver portato la risonanza qui a Locri, abbiamo atteso sei anni mi sarei aspettato una risonanza già funzionante e non un apparecchio per il quale dobbiamo ancora attendere affinchè entri in funzione. È una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. Lo stesso presidente ff Spirlì è venuto qui dicendo le solite cose, ha fatto la sua passeggiata raccontando come sempre la sua bella favola sulla ‘ndrangheta ma non si è fatto un giro nei reparti, non è andato nel reparto di Gastroenterologia dove da mesi stiamo elemosinando un gastroscopio, non è possibile che malati interni non abbiano la possibilità di fare questo esame. Allo stesso modo manca il monitor dell’endoscopio che costa 750 euro»
Il locale che ospita la nuova attrezzatura diagnostica non è collegato internamente con i reparti del nosocomio locrese, ma vi si accede dall’esterno. «Dovrà essere realizzato un "tunnel" per portare i pazienti – prosegue il primo cittadino - Tutto ciò avrà una logica "scientifica" che però sfugge a noi comuni mortali. Ricordo che la pista per il funzionamento dell'elisoccorso nelle ore notturne era stata inaugurata in pompa magna nel 2014 ed il servizio entrato in funzione dal 2 dicembre 2020 solo grazie all'intervento del Comune di Locri e dei sindaci della Locride. Passano gli anni, cambiano gli attori protagonisti ma – conclude Calabrese - la musica è purtroppo sempre la stessa».