Vincenzo Amodeo ha comunicato la sua decisione con una lettera inviata al direttore sanitario ospedaliero Giuseppe Dascoli, al commissario dell’Asp di Reggio Lucia Di Furia e ai colleghi
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Arriva una nuova tegola sull’ospedale di Locri. Con una lettera inviata al direttore sanitario ospedaliero Giuseppe Dascoli, al commissario dell’Asp di Reggio Lucia Di Furia e ai colleghi, Vincenzo Amodeo ha rassegnato le dimissioni da primario ad interim del reparto di Cardiologia della struttura di contrada Verga. Nella missiva il medico spiega «Che è stato fatto ogni sforzo per rilanciare il reparto inviando un medico a settimana dalla Cardiologia di Polistena per coprire un turno di guardia e tutti i giovedì mattina per effettuare i controlli telemetrici degli stimolatori cardiaci, e che nell’ottica della obbligatorietà della formazione non c’è stato alcun riscontro da parte dei sanitari afferenti alla Cardiologia dell’ospedale di Locri».
«Ritengo del tutto inutile e infruttuoso ogni sacrificio da parte dello scrivente e dei medici in forza al reparto di Polistena – è il passaggio più duro della lettera – e, pertanto, rinuncio a perseverare in questa missione impossibile e declino ogni responsabilità sul futuro andamento dell’assistenza cardiologica sul territorio locrideo».
Nella lettera Amodeo segnala inoltre che il reparto presto non sarà più in condizioni di garantire il servizio per affrontare emergenze e la tutela dei pazienti che necessitano o devono essere sottoposti ad impianto di pacemaker, poiché il medico cubano che ogni giovedì esegue i controlli, nel mese prossimo dovrà usufruire delle ferie maturate.
Non è tardata ad arrivare la reazione del presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti: «Nella missiva è contenuta tutta la cifra della incapacità della dirigenza ospedaliera reggina sul piano organizzativo e gestionale – sostiene Mammoliti – Da oggi la Cardiologia è senza guida e senza sostegno. A Locri a causa di totale incapacità ed indifferenza gestionale, si innalza il rischio di morte per i cardiopatici ed i portatori di pacemaker».
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