«In arrivo anche nella Locride nuove moderne ambulanze e auto mediche attrezzate». Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale e già sindaco di Locri Giovanni Calabrese, tra i promotori di tante battaglie a tutela della sanità e del nosocomio di contrada Verga rispondendo a chi lo accusa di aver dimenticato il territorio. Su tutti il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti, che nei giorni scorsi ha presentato un esposto denuncia alla Procura contro il governatore Roberto Occhiuto e il commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia per la carenza di ambulanze e il malfunzionamento di alcuni macchinaridiagnostici che hanno arrecato disagi e ritardi di soccorso a diversi pazienti.

«Oggi com'è la situazione? Tanto è stato fatto e ancora certamente c'è tanto da fare – sostiene Calabrese - Non si risolve un problema di quasi un ventennio di abbandono in 5 minuti. La verità è che oggi la situazione è radicalmente modificata. C'è una visione chiara, ci sono risultati tangibili, c'è un'evidente inversione di tendenza. Oggi innanzitutto abbiamo un commissario, il presidente Occhiuto, che coraggiosamente sta affrontando anni di ritardo e di scempio. Un commissario che fa e non dice di fare. Un Presidente di Regione che con la coalizione di governo ha messo la sanità al primo posto dell'agenda politica regionale. Il percorso di risanamento dell'ospedale si sta oggi consolidando grazie a un rinnovato e competente impegno politico. Con Occhiuto e il direttore generale Di Furia risultati tangibili e tutto il resto è noia...o per alcuni paranoia. A differenza degli anni di lotta oggi quasi tutti i reparti dell'ospedale di Locri hanno primari vincitori di regolare concorso, strumentazioni nuove e all'avanguardia. Il guasto alla Tac può, purtroppo, capitare ma rappresenta oggi un imprevisto e non la regola. Abbiamo ottenuto la risonanza magnetica che è stata una conquista per la sanità locridea. Come in tutta la Calabria oggi grazie alla felice intuizione del Presidente Occhiuto stiamo tamponando la carenza di personale con le qualificate prestazioni dei medici cubani».

Intanto da lunedì la tac dell’ospedale locrese ha ripreso a funzionare, mentre alla famiglia di una donna di Gioiosa Jonica che venerdì scorso ha dovuto aspettare sette ore prima di conoscere l’esito dell’esame diagnostico (effettuato poi all’ospedale di Polistena) sono pervenute le scuse per il disagio arrecato proprio da parte della manager reggina Di Furia.