Carichi di lavoro eccessivi e spettanze non riconosciute, come buoni pasto e produttività. Queste le questioni sul tavolo dell’assemblea sindacale convocata all’ospedale di Locri dagli autonomi del Nursing Up di Reggio Calabria. I lavoratori denunciano un mancato dialogo con l’azienda sanitaria provinciale reggina, accusata di non avere ancora costituito una delegazione trattante e di aver disatteso gli accordi.

«In questa azienda sanitaria, come in quasi tutte le altre aziende, non si fanno relazioni sindacali –ha rimarcato Stefano Sisinni, responsabile regionale del sindacato – quindi noi chiediamo al management dell’Asp di Reggio Calabria che venga rispettato il contratto nazionale di lavoro, che si facciano le relazioni sindacali, previa costituzione della delegazione trattante. Non si potrebbe contrattare senza la costituzione formale della delegazione trattante e questo la dice lunga sull’importanza che dà l’azienda alle relazioni sindacali. L’azienda, ad oggi, ha deciso di alzare un muro perché noi abbiamo contestato e diffidato per mancanza di risposte».

Se la situazione non si dovesse sbloccare a stretto giro, il sindacato indipendente promette di andare fino in fondo. «La nostra denuncia parte da lontano – ha spiegato Roberto Cetina, coordinatore provinciale del Nursing Up – oggi ribadiamo la necessità che vengano riconosciute ai lavoratori le spettanze che non hanno ricevuto. Lo stiamo chiedendo con forza ai tavoli ma, probabilmente, la direzione strategica non intende aprire un tavolo di contrattazione. Siamo davvero arrabbiati e chiediamo ai lavoratori di sostenerci nelle nostre battaglie. Noi non ci fermeremo e continueremo la battaglia in favore dei lavoratori».