La novità di maggior rilievo comunicata dal commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, nel corso della conferenza stampa convocata per dare conto della primissima fase della sua attività, a poco più di un mese dall'insediamento, è l'incremento dei posti disponibili in pronto soccorso, più che triplicati: ai 24 fino ad oggi disponibili se ne sono aggiunti ulteriori 59 così a arrivare ad un totale di 83.

Nuovi posti in Pronto soccorso

Questi 59 posti sono così suddivisi: 10 nell'OBI, l'Osservazione Breve Intensiva; 12 nell'ex area Covid, 10 nella Holding Area, ovvero quella zona in cui il paziente sosta in attesa di ricovero in reparto; 12 in Medicina d'Urgenza e 15 aggiuntivi per contenere eventuali situazioni di sovraffollamento. Il commissario ha inoltre provveduto ad attivare un ricambio del personale infermieristico, accompagnandolo ad una formazione specifica sul triage e sull'attribuzione dei codici di ingresso così da ridurre il disallineamento tra le precedenze accordate e le reali necessità dei pazienti.

Le criticità del Dea

Entro questa settimana poi, sarà disponibile un punto informativo a disposizione dei parenti affinché dall'esterno possano avere comunque notizie dai loro cari presi in carico nel reparto di emergenza-urgenza, senza congestionare gli spazi interni. «Abbiamo avviato una rivoluzione già completata al novanta percento – ha detto De Salazar che dopo il suo sbarco in riva al Crati, si era personalmente reso conto delle criticità del Dea – Dopo la fase di studio e di analisi abbiamo tracciato un percorso ben preciso che ci porterà poi nel mese di luglio – ha aggiunto – a un'opera di rinnovamento strutturale deli locali per renderli più ampi e confortevoli grazie ai fondi del Pnrr Sanità».

Il supporto dell'Asp

Il cambio di paradigma ha già prodotto i suoi effetti: due dei tre medici che avevano preannunciato le dimissioni per impraticabilità di campo, tanto per usare una felice espressione calcistica utilizzata da un cronista durante la conferenza stampa, ci hanno ripensato. L'Azienda Sanitaria territoriale poi, attraverso le Aft ed i medici del 118, fungerà da filtro, per limitare gli accessi impropri e fare in modo che i pazienti non acuti giungano nelle sedi di cura più opportune, in attesa dell'apertura delle case di comunità preposte anche a queste funzioni. Questo aspetto è stato illustrato dal commissario Asp Antonello Graziano: «Tanto per capirci – ha detto senza fronzoli – se in pronto soccorso arriva un codice bianco, lo rimandiamo dal medico curante o in altra sede appropriata. È solo uno dei tasselli di questa rete di assistenza congiunta che stiamo costruendo con l'Azienda Ospedaliera già da qualche tempo, per offrire cure più efficaci senza spreco di risorse».

Il polo onco-ematologico

L'altra novità di rilievo comunicata da De Salazar è il trasferimento al Mariano Santo della ematologia, già effettuato, e della oncologia, così da completare, entro la prima decade di marzo, quel polo di eccellenza nel trattamento dei tumori, nella medesima struttura in cui già operano la radioterapia e la terapia del dolore. Questo consentirà di liberare spazi al piano terra dell'Annunziata e quindi di dotare di ulteriori posti alcune specialità con lunghe liste di attesa. Otto sono già previsti per l'urologia.

Il valore della produzione

Il secondo step è quello di lavorare sull'incremento di attività delle sale operatorie, attualmente impiegate solo al 60 percento. Rispetto al periodo precovid, si è registrata una grave flessione del valore della produzione dell'Annunziata, quantificabile in circa 20 milioni di euro. Uno degli obiettivi è quello di tornare ai livelli originari. In sala presenti tra gli altri il direttore amministrativo Achille Gentile, il direttore sanitario Francesco Amato e numerosi direttori di reparto e di unità complesse. Nel mese di gennaio inoltre si è proceduto a perfezionare 77 assunzioni delle 233 complessivamente autorizzate per il 2023. Più specificatamente contrattualizzati 7 dirigenti medici, 2 medici in quiescenza, 22 infermieri, 2 assistenti amministrativi, 32 Oss, 12 figure di assistente tecnico.

Linea diretta con i pazienti

«C'è sempre una certa resistenza al cambiamento – ha detto ancora De Salazar – Ma sono determinato ad andare in fondo nella missione che mi è stata affidata dal Commissario ad acta Roberto Occhiuto, affinché le tante professionalità che qui operano possano esprimersi al meglio ed anche in un contesto di civiltà, dignità ed all'avanguardia dal punto di vista della disponibilità di attrezzature e tecnologie. L'ospedale – ha aggiunto il Commissario – è una di quelle aziende in cui più aumenta l'offerta, più aumenta la domanda. Su questa sfida vogliamo misurarci. Infine, per accorciare le distanze rispetto all'utenza, abbiamo aperto una casella di posta elettronica dedicata aiutateciamigliorare@aocs.it dove ci aspettiamo un feedback rispetto alla nostra azione, e pure segnalazioni e suggerimenti».