VIDEO | Nel complesso 21 letti in più per la degenza e l'Osservazione Breve Intensiva. Nel frattempo in servizio il nuovo primario Pietro Scrivano, e in corso procedure per reclutare otto medici
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Non c’è solo la nomina del primario Pietro Scrivano a scandire la nuova fase del pronto soccorso di Cosenza. Per la gestione dei pazienti il Dipartimento di Emergenza si è dotato di spazi più adeguati per le visite e l’osservazione breve intensiva. Molti metri quadrati in più per fronteggiare la congestione nei flussi in entrata determinata dagli accessi impropri, i codici a bassa intensità bianco e verde, per i quali la nuova organizzazione prevede il cosiddetto Fast Track, ovvero l’immediato trasferimento nei reparti di competenza dopo la valutazione degli infermieri triagisti, appositamente formati per svolgere queste funzioni.
Risposta pratica al sovraffollamento
«Questa procedura – afferma proprio il nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa della chirurgia di accettazione e urgenza - è una risposta pratica ed efficiente al sovraffollamento. Si limitano le lunghe attese poiché i pazienti vengono inviati direttamente dallo specialista competente rispetto alla patologia accusata dall’utente. Lo stesso specialista prescrive le indagini diagnostiche che ritiene opportune e poi dimette il paziente senza che questi debba transitare nuovamente dal pronto soccorso».
Nuovi posti letto
Nel complesso sono 21 i nuovi posti letto, di cui 11 di ricovero ordinario e 10 destinati all’OBI dove, a margine di una osservazione variabile tra le 8 e le 48 ore della evoluzione delle condizioni cliniche del paziente, si procede a una diagnosi propedeutica o alle dimissioni oppure al ricovero in reparto. «Si alleggerisce il peso che nel vecchio pronto soccorso creava un imbuto sgradevole e poco dignitoso per i cittadini – dice il commissario straordinario Gianfranco Filippelli – Inoltre la nomina del nuovo direttore, Pietro Scrivano, ci consente di avere un fondamentale punto di riferimento strategico nell’ambito delle attività di gestione dell’ospedale. Naturalmente questa struttura non può rappresentare l’unico punto di primo intervento della provincia. Per questo c’è in atto una collaborazione intensiva con l’Azienda Sanitaria Provinciale affinché qui affluiscano solo i casi che richiedano consulenze altamente specialistiche».
Chiesto contingente di medici cubani
Contestualmente vanno avanti le procedure di reclutamento di nuovi medici «ma anche di altre figure come infermieri, Oss e pure amministrativi, di cui si parla sempre molto poco – sottolinea Filippelli – Per il pronto soccorso ogni supporto è utile e bene accetto. Anche quello dei medici cubani, iniziativa sulla quale, per inciso, sono assolutamente favorevole». Una decina queli richiesti da Filippelli per implementare i reparti mentre il 30 settembre scadrà il termine di un nuovo avviso per l'assunzione di otto medici proprio per il pronto soccorso.