Operatori medici e socio-sanitari del Dipartimento materno-infantile dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretta da Gianfranco Scarpelli, hanno celebrato la Giornata mondiale del neonato prematuro, evento riconosciuto anche dal Parlamento Europeo grazie all'impegno dell’European Foundation for the Care of Newborn Infants.

Il suono della fanfara

L'iniziativa di sensibilizzazione ha registrato la partecipazione straordinaria nelle corsie dell'Annunziata, della fanfara del Primo reggimento bersaglieri agli ordini del colonnello Francesco Ferrara e diretta da Francesco Malandrino, ed ha offerto l'occasione per ribadire la centralità della Terapia Intensiva Neonatale del presidio bruzio, centro di eccellenza del Sud Italia per l'assistenza e le cure ai piccoli venuti alla luce pretermine o sottopeso.

Fenomeno in aumento

«Il fenomeno è in aumento - ha sottolineato Scarpelli - anche per l'incremento dell'età media delle donne che affrontano le gravidanze e che fanno lievitare il rischio di parti pretermine. In Calabria l'incidenza è all'incirca del sette percento con mille parti prematuri su 15 mila complessivi». L'iniziativa è stata promossa in sinergia con l'associazione Gocce di mamma, che fornisce un importante supporto alla neonatologia anche attraverso la banca del latte, e la partecipazione dell'organizzazione di volontariato Mani di mamma, che realizza artigianalmente indumenti di lana merinos da destinare ai piccoli pazienti. Distribuito inoltre il volume Touch Me - il guerriero in una mano, nel quale la dottoressa Maria Raffaella Ramunno ha raccolto le storie dei neonati prematuri e delle loro famiglie. 

I suoni della vita

Ai nastri di partenza, l'avvio del progetto di musicoterapia I suoni della vita, proposto in collaborazione con il Conservatorio Stanislao Giacomantonio: «Si tratta di un tirocinio da realizzare nel reparto di neonatologia con musicisti impegnati dal vivo con l'obiettivo di incidere in maniera benefica sulla sfera emozionale dei bambini ricoverati e dei loro congiunti - ha spiegato il direttore Francesco Perri - Abbiamo in animo di estendere il progetto in altri reparti, come la geriatria. Ne stiamo discutendo con il commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera. La musica - ha concluso - da tanti anni è entrata nell'ambito sanitario come vera e propria terapia medica. Siamo convinti che il nostro supporto potrà rivelarsi utile».