L'odissea di un uomo che non può essere ricoverato perché il reparto Covid è chiuso. Solo in tarda serata il trasferimento a Rossano quando si è trovato un medico disponibile ad accompagnarlo (ASCOLTA L'AUDIO)
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Nel pomeriggio di ieri si è verificato l'ennesimo presunto episodio di malasanità calabrese. Protagonista, un anziano signore di Tortora. L'uomo, risultato positivo al Covid, sarebbe rimasto quasi quattro ore nell'ambulanza che lo aveva condotto al nosocomio di Cetraro (al quale non ha potuto accedere), in attesa di un posto letto.
La vicenda
Tutto è cominciato nel pomeriggio. L'uomo si è sentito male e i famigliari hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto, poco dopo, è arrivata un'ambulanza senza medico ma con a bordo i volontari della Misericordia San Marco. Il paziente è giunto al pronto soccorso dell'ospedale Iannelli di Cetraro in codice giallo e, nel frattempo, come impone la prassi, è stato sottoposto al tampone.
L'esito ha rivelato la positività al Covid. A questo punto, i medici del pronto soccorso hanno specificato che l'uomo non poteva essere accolto nella struttura, dove peraltro il reparto dedicato ai pazienti Covid ha chiuso i battenti (per la terza volta) lo scorso 15 giugno.
La lunga attesa nell'ambulanza
Il paziente viene rimesso sull'ambulanza, che rimane parcheggiata nel piazzale del nosocomio. Sono i tre volontari che si prendono cura dell'uomo, in attesa di una qualche comunicazione che indichi loro il da farsi. Si mostrano gentili e pazienti e cercano di tenere alto l'umore dei famigliari che si sentono spaesati. Dalla centrale del 118, intanto, finalmente inviano il medico.
Quest'ultimo non può fare altro che visitare l'anziano, adagiato sempre nell'ambulanza, e stabilizzare le sue condizioni di salute. Al medico, ai volontari della Misericordia San Marco e ai famigliari dell'uomo non arriva nessuna comunicazione in merito a un possibile ricovero in una struttura sanitaria, nonostante lo scorrere delle ore.
Il medico, dopo aver visitato a lungo il malcapitato, va via, anche perché è a fine turno. Proprio in quei minuti arriva la notizia tanto attesa: il posto letto c'è ed è a Rossano, dall'altra parte della Calabria. Ma l'ambulanza ancora non può partire perché il paziente non è in condizioni di poter viaggiare senza la presenza di un medico.
I famigliari dell'uomo sono disperati. Finalmente, poco dopo le 21, la svolta. C'è un medico disponibile ad accompagnare il paziente, ma deve arrivare da Paola. L'ambulanza parte alla volta di Rossano alle 21.44, quasi cinque ore dopo il malore dell'uomo.