Già a partire dalla prossima settimana, forse addirittura da lunedì 10 gennaio, l’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati potrà accogliere i primi pazienti Covid. Subito disponibili dieci posti con l’assistenza di personale medico-infermieristico reperito dall’Asp di Cosenza. Altri dieci posti dovrebbero essere attivati nella prossima settimana, in concomitanza con l’acquisto di nuovi arredi.

Sopralluogo positivo

Ha dunque avuto esito positivo il sopralluogo effettuato nella struttura dal commissario dell’Azienda Sanitaria Vincenzo La Regina e dal Covid manager Sisto Milito. Undici anni dopo dunque, il nosocomio della costa jonica, sembra destinato a tornare in attività undici anni dopo la scelta di decretarne la chiusura con relativa conversione in casa della salute, mai realizzata.

Presidio intermedio tra Rossano e Crotone

I Comitati Uniti per il Vittorio Cosentino, in presidio permanente ormai dal 2019, la cui protesta è più volte approdata anche sui media nazionali, vedono in prospettiva l’opportunità di restituire all’ospedale quella centralità perduta con il reinserimento nella rete per acuti, come nosocomio di zona disagiata, con l’attivazione dei servizi di emergenza-urgenza, oggi carenti nella vasta area compresa tra Corigliano-Rossano e Crotone.

Pressione insostenibile

L’attivazione di nuovi posti letto è necessaria per alleggerire la pressione sugli altri ospedali della regione e per attenuare l’incidenza dei ricoveri in area medica, oggi attestata al 35 percento. Nella sola provincia di Cosenza nei primi sei giorni di questa settimana si è registrato un aumento dei casi positivi acclarati pari al 34 percento rispetto all’intera settimana passata, ovvero del periodo compreso tra il 27 dicembre ed il 2 gennaio. Secondo l’ultimo bollettino, sono saliti a 115 i pazienti ospitati tra l’Annunziata di Cosenza, dove vi sono anche otto persone in terapia intensiva, il polo Covid del Giannettasio di Rossano e gli ospedali di Acri e Cetraro. Dei 436 nuovi casi ufficiali registrati nelle ultime 24 ore nella provincia bruzia il record spetta a San Giovanni in Fiore con 44 positivi. 27 a Corigliano-Rossano, 26 a Castrovillari, 23 a Paola, 20 ad Amantea.