«Lo stop agli interventi chirurgici dal 15 aprile prossimo all'ospedale di Castrovillari assesta il colpo di grazia alla sanità del Pollino. Non possiamo più assistere inerti al depotenziamento dell’ospedale di Castrovillari. È inammissibile che si continui a saccheggiare con la complicità e l’indifferenza della classe dirigente e di certa politica un centro di salute che per decenni ha garantito occasioni di cura e diritti al territorio».

Lo afferma il sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, interviene duramente sulla questione sanità, recentemente riportata al centro del dibattito da una serie di problematiche tra le quali, spiega, «gravissima, la sospensione dal prossimo 15 aprile delle attività chirurgiche programmate nel nosocomio castrovillarese e le pesanti inefficienze della piattaforma di prenotazione dei vaccini anti-Covid».

Secondo De Bartolo, «è in atto una spoliazione sistematica e inarrestabile dei servizi sanitari a danno delle popolazioni del Pollino. Ormai da anni - afferma il primo cittadino di Morano - il nostro ospedale, un centro che non ha mai realmente assolto alle funzioni spoke, illo tempore conferite dal Piano regionale, e che, al contrario, è divenuto poco più di un ambulatorio, incapace di offrire risposte adeguate alle esigenze dei malati ai quali si chiede di pagare le tasse senza nulla dare in cambio, è depredato ora anche del minimo indispensabile per continuare a funzionare almeno a scartamento ridotto. Lo stop agli interventi chirurgici dal 15 aprile prossimo assesta il colpo di grazia alla nostra sanità».