VIDEO | Quello che si sta per chiudere è stato anche l’anno di alcune intense storie che grazie alla genorisità e alla solidarietà di un'intera regione hanno ritrovato la luce e riassaggiato l’amore per la vita
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La vita può essere amara, quasi beffarda, a volte straziante. Sembra non esserci via di scampo. Ma spesso non è così e a cambiare il finale può essere la generosità. La generosità di chi raccoglie un appello, una storia, un grido di aiuto.
Due sono state le storie in questo 2018 che più di tutte lo hanno dimostrato. La prima è quella di Orlando Fratto, un caso il suo di risonanza nazionale. Una catena di solidarietà e generosità gli ha letteralmente salvato la vita. Il soveratese era stato condannato a morte da una diagnosi di sarcoma alla vescica e al retto non operabile. L’unica speranza era a New York, nelle mani di Kato Tomoaki unico al mondo ad effettuare interventi su casi estremi di sarcoma con una tecnica all’avanguardia. Quasi 500mila dollari la cifra necessaria per operazione e degenza, decisamente troppo alta per la famiglia Fratto.
Ma il destino a volte usa strade inaspettate per avverarsi. E così a Soverato, ma anche in altre località della Calabria, è partita una vera e propria staffetta della solidarietà. Raccolte fondi, spettacoli di beneficienza, esercizi commerciali che hanno donato parte del loro incasso ad Orlando, rendendo la sua scommessa fattibile. E Orlando è partito. L’intervento non è stato facile, ma si è aggrappato all’opportunità che la vita gli ha regalato e ce l’ha fatta rientrando poi in estate nella sua Soverato, lì dove tutti hanno voluto che il suo cuore continuasse a battere.
Era malconcio, invece, il cuore del piccolo Pasquale Zaccaria, il neonato di Vibo nato con una cardiopatia genetica. Il padre, Giuseppe Rotondaro aveva lanciato il suo appello ai microfoni de LaC Tv. Troppe le spese da affrontare per curare il piccolo fuori dalla Calabria per lui, l’unico a lavorare in casa e con altri due figli. Anche in questo caso la generosità dei calabresi non si è fatta attendere e in pochi giorni è stata messa su la somma necessaria a garantire le cure del piccolo. Colmi di commozione e gioia gli occhi della mamma di Pasquale mentre lo stringeva tra le braccia, ancora incredula che in tanti potessero essersi interessati alla sua famiglia.