Alessandro Tocci, sindaco di Civita (Cosenza), dopo il sequestro dell'area del torrente Raganello emesso dalla magistratura, ha emesso oggi un'ordinanza con la quale ordina il divieto d'accesso "a persone e mezzi alle Gole del Raganello - tratto Ponte del Diavolo/Pietra Ponte - del comune di Civita da qualsiasi punto di ingresso", visto che, secondo diversi testimoni, ancora alcune persone entravano nella gola per visitarla. Il provvedimento e' stato emesso dal sindaco in virtu' del fatto che l'area sottoposta a sequestro, a causa della tragedia che ha causato 10 vittime, e' stata affidata in custodia proprio al primo cittadino.

 

«Mi auguro di non essere tra gli indagati»

«Mi auguro di non essere tra gli indagati, visto che ancora non mi sono sentito con il Procuratore Facciolla, e visto che ancora il procedimento penale e' contro ignoti». Lo dice all'Agi il primo cittadino Tocci, in relazione alla morte di 10 escursionisti nelle gole del Raganello. «Dal primo momento si cercano dei colpevoli - dice Tocci - e mi auguro di non essere io tra gli accusati, visto che sono stato anche nominato custode dell'area sequestrata. Oggi alle 13, ho firmato l'ordinanza per vietare l'accesso alle gole, e' un semplice atto amministrativo, conseguente al sequestro - dice il sindaco - e ci sono già i cartelli per informare la popolazione. Adesso chi entra ne pagherà le conseguenze». «Non sappiamo ancora fino a quando l'accesso sarà vietato - conclude il primo cittadino del piccolo centro del Cosetnino - aspetto qualche giorno per parlare con la magistratura e valutare con i tecnici se sia opportuno chiedere il dissequestro almeno del Ponte del Diavolo».

Leggi anche: Tragedia del Raganello, l’Ente Parco puntualizza: «Sicurezza fuori dalle nostre competenze»