Pesante atto intimidatorio, nella notte, a Zagarise, centro della Presila catanzarese, ai danni di un consigliere comunale, Fabrizio Mangone Marino, esponente della maggioranza di centrosinistra che guida il paese. Ignoti hanno danneggiato le tombe dei genitori del consigliere, quindi hanno dato fuoco alla bara della madre.

Danneggiata la bara

Secondo quanto accertato dai carabinieri della locale stazione e della compagnia di Sellia Marina, sono state divelte le lapidi delle tue tombe, posizionate una sopra l'altra, quindi sono stati bucati i muri che coprono le bare. Nel loculo in cui è sepolta la madre del consigliere comunale è stata gettata una bottiglia di liquido infiammabile ed il fuoco ha parzialmente distrutto la bara.


Domenico Gallelli, sindaco di Zagarise e dirigente della Regione Calabria, alla guida di una lista civica, contattato dall'Agi, ha condannato l'accaduto: «Gli inquirenti indagano a 360 gradi, anche rispetto all'impegno politico amministrativo di Mangone Marino. Qualora ci fossero questi collegamenti, sarebbe un fatto che assume connotati ancora più macabri. Abbiamo fiducia nel lavoro degli inquirenti, ai quali - ha aggiunto - abbiamo anche fornito alcuni elementi di riflessione». Vicinanza e solidarietà al consigliere comunale ed a tutta la famiglia è stata espressa anche dal gruppo di maggioranza che guida il Comune di Zagarise «per il grave atto di vilipendio perpetrato da ignoti questa notte nelle tombe dei genitori. Un grave gesto che deve interrogarci tutti su come sta diventando il nostro paese, risvegliando le forze sane e democratiche che in questo paese rappresentano ancora la stragrande maggioranza dei cittadini».

 

La nipote: «Un atto disumano»

«Un atto disumano, indegno e vergognoso». Questa la reazione di Maria Mangone Marino, nipote dei defunti di cui è stata violata la tomba «Non so cosa abbia spinto questi “gentiluomini” a compiere un gesto così deplorevole - ha scritto su Facebook - -, non so cosa abbiano provato mentre disturbavano il riposo eterno dei miei nonni ma so che questo vostro “lavoro” vi macchierà a vita coscienza e anima, e ve lo porterete nelle tombe, le stesse che avete distrutto oggi».