Non si procederà per prescrizione del reato. Finisce così per  Giuseppe Di Cello e Giuseppe Cuda, impiegati della Sacal, la vicenda che li vede coinvolti nell’operazione Stive Pulite scattata in tutta Italia nel 2013 e che portò alla luce quello che sarebbe stato un ben congegnato sistema di furti avviato dagli addetti alle stive in diversi scali aeroportuali. Il Tribunale Monocratico Penale di Lamezia Terme così si è espresso nel dispositivo firmato dal giudice Francesco De Nino.

 

I due, difesi rispettivamente dagli avvocati Renzo Andricciola e Domenico Folino, erano impiegati nello scalo lametino ed assunti dalla Sacal. Secondo le indagini svolte dalla Procura Lametina e dalla Polizia di Frontiera avrebbero approfittato della loro posizione lavorative per aprire i bagagli delle stive e rubare dai gioielli ai tablet all’abbigliamento.

 

A sette anni di distanza arriva l’assoluzione. L’operazione “Stive Pulite” portò all’arresto di 86 indagati in tutto in diversi aeroporti italiani impiegati nel ramo della movimentazione bagagli.