Operazione “Six towns”: gli omicidi da cui partirono le indagini

Contestati agli indagati quattro delitti commessi tra il 1999 e il 2008. Tra gli altri reati traffico di stupefacenti, estorsioni e ricettazione
18 ottobre 2016
12:02

Le indagini, che questa mattina hanno portato all’arresto di 36 persone, hanno avuto inizio a seguito del duplice omicidio di Tommaso Misiano e Gaetano Benincasa, perpetrato a Rocca di Neto il 18 luglio 2008.

 


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Tra le condotte contestate agli indagati, anche gli omicidi commessi ai danni di Francesco Iona , nel 1999, e Antonio Silletta nel 2006. Perpetrati con modalità particolarmente violente e sanguinose, è stato accertato che quei delitti sarebbero maturati nell’ambito della stessa organizzazione (di cui Francesco Iona era addirittura una figura di vertice), in esito a “regolamenti di conti” e dinamiche riconducibili alla gestione degli affari illeciti e alla scalata al controllo della “Locale”.


Contestati anche altri reati tra cui: traffico di stupefacenti, cocaina in primis, ma anche hashish e marijuana, che dalla Calabria o da stati quali Olanda, Belgio e Spagna venivano fatti confluire nell’hinterland milanese per lo spaccio sul mercato locale, gestito direttamente dalla ‘ndrina di Rho, “succursale” distaccata della “Locale di Belvedere Spinello”, estorsioni ai danni di imprese multinazionali e di imprenditori locali, favoreggiamento, ricettazione di macchine agricole.


Rubati in aziende toscane tramite complici residenti in loco, i mezzi venivano poi trasportati in Calabria e alterati, onde reimmatricolarli e rivenderli sul mercato locale.

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